Timori su manifattura tedesca piegano listini, a Milano -1% giù Juve e banche – Indici e quotazioni

di Flavia Carletti

Chiusura debole per le Borse europee, spinte in rosso dalle vendite sui settori banche, auto e materie prime. Il Ftse Mib ha perso l’1,01% in linea con il Cac40 a Parigi (-1,05%) e il Dax30 a Francoforte. La Borsa di Londra ha limitato i danni, perdendo lo 0,26 per cento. Pesano sull’andamento dei mercati le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo che una delegazione cinese ha accorciato la sua visita negli Usa, rientrando prima del previsto nel Paese asiatico. In questo contesto si inseriscono i dati poco incoraggianti sull’economia tedesca.

Ancora dati in frenata per la Germania
L’indice Pmi manifatturiero della Germania per il mese di settembre è sceso a 41,4 punti e quello composito a 49,1 punti. La Bundesbank, la banca centrale tedesca, oggi ha rilevato che «probabilmente l’economia tedesca è entrata in una lieve recessione tecnica negli ultimi tre mesi fino a settembre», anche se, ha aggiunto che «ciò non significa necessariamente la fine dell’espansione economica della nazione». Ad ogni modo, è stato rilevato che la Germania è diventata il punto debole economico dell’Europa negli ultimi mesi «in quanto il settore manifatturiero orientato all’esportazione è stato frenato dai venti globali di crisi che nascono dalle tensioni commerciali mondiali fino alla Brexit».

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