Fiducia al governo, Conte: «Basta proclami. Nuova legge elettorale e revisione del dl Sicurezza»

di Alessandro Sala

Fiducia al governo, Conte: «Basta proclami. Nuova legge elettorale e revisione del dl Sicurezza»

Giuseppe Conte è pronto per il bis. Dopo il giuramento del suo governo nelle mani del capo dello Stato, è ora il momento della fiducia. Si parte dalla Camera, dove la nuova maggioranza M5s-Pd-Leu non dovrebbe avere particolari problemi. L’attenzione è tutta sul discorso del capo dell’esecutivo, all’insegna di un difficile equilibrio tra la discontinuità richiesta dal nuovo alleato e l’esigenza di non rinnegare completamente il lavoro svolto nei 15 mesi di governo con la Lega. All’esterno del palazzo di Montecitorio i militanti di Fdi e Lega stanno intanto protestando chiedendo il ritorno alle urne. «Faremo una opposizione in modo serio in Parlamento e in mezzo alla gente, da nord a sud, città per città — annuncia Matteo Salvini —. Se per far dispetto a me si dovesse tornare indietro su quota 100 e tornare alla Fornero, o sul decreto sicurezza, non li lasceremo uscire da quel Palazzo, ci staranno giorno e notte, Natale e ferragosto».

«Mattarella saggio e equilibrato»

Alle 11.11 inizia l’intervento del premier Conte con un ringraziamento al presidente della Repubblica «che anche in queste ultime fasi determinanti per la vita della nostra Repubblica ha guidato il Paese con equilibrio e saggezza ed è stato riferimento imprescindibile per tutti». Conte esordisce parlando di un progetto politico «per una nuova fase riformatrice» e di un programma «che è una sintesi per l’Italia del futuro». Conte insiste sull’aggettivo «nuovo», che ripete più volte, parlando di un diverso metodo e di una correzione di quanto non ha funzionato nella precedente esperienza. Un’evoluzione ci sarà, assicura, e sarà anche di tipo «culturale».

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