Scoperte cinque nuove isole tra Russia e Artico, ma è colpa del caldo

Da quel momento, sarebbero partiti ulteriori approfondimenti che avevano portato alla spedizione del 15 agosto scorso nelle acque dei mari di Barents e Kara dove, con ulteriori misurazioni topografiche e l’acquisizione di immagini delle nuove isole, si erano potute apprezzare nei dettagli. Da qui, il comunicato ufficiale del Ministero che spiega: “Gli idrogrammi della flotta settentrionale, confermano la presenza di cinque nuove isole nell’Artico. Il gruppo idrografico della flotta del Nord, operando nell’ambito della spedizione integrata della flotta del Nord verso l’arcipelago delle terre di Franz Josef, ha confermato la scoperta di cinque isole. Si trovano nella Baia di Vise, sulla costa di Kara, nell’isola dell’arcipelago settentrionale Novaya Zemlya, nella zona del ghiacciaioVylki (Nansen). Sono state scoperte dall’ingegnere Marina Migunova e hanno una superficie compresa tra i 900 ed i 55mila metri quadrati”.

Nonostante l’ufficializzazione, c’è poco o nulla da festeggiare. Le temperature record che, negli ultimi anni, hanno interessato anche quelle aree remote arrivando a superare i 30 gradi centigradi, sarebbero le responsabili dello scioglimento dei ghiacci. Disastro che ha contribuito pesantemente alla topografia di quei territori favorendo, di fatto, la nascita di isole e la scoperta di nuove terre emerse in quantità.   

IL MESSAGGERO

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