Esercizio provvisorio e tempi stretti Due ostacoli alla finestra di luglio

Pier Francesco Borgia

Milano Gli ultimi giorni di passione e tensione. Si chiuderà a fine mese la cosiddetta «finestra elettorale».

Calendario alla mano, per votare l’ultima settimana di settembre (domenica 29), la crisi può deflagrare fino alla fine di luglio. Se uno tra Di Maio e Salvini decidesse di rompere nei prossimi giorni, non sarebbe troppo tardi, anche se i tempi sarebbero strettissimi. Se e quando questo succederà, Mattarella ritiene di avere davanti a sé un percorso istituzionale obbligato da decenni di prassi: una volta annunciata la crisi da uno o da entrambi i leader di maggioranza, e ricevuta dal premier la comunicazione delle sue dimissioni, il presidente convocherà le consultazioni. Se da queste non uscirà alcuna maggioranza, come al momento pare assodato, viste le posizioni nette di tutti i partiti, Mattarella scioglierà le Camere e indirà le elezioni.

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