Def: ecco cosa contiene il documento approvato dal governo



Debito/Pil – Il debito pubblico sale nel 2019 al 132,6% del Pil, dal 132,2% del 2018, per poi scendere al 131,3% nel 2020, al 130,2% nel 2021 e al 128,9 nel 2022.

I vincoli Ue – Nel testo si legge che il saldo strutturale, in peggioramento, “risulterebbe in lieve miglioramento al netto della clausola per eventi eccezionali”. Ma Palazzo Chigi assicura che “il documento conferma i programmi di governo della legge di bilancio e il rispetto degli obiettivi fissati dalla commissione europea”.

Flat tax – “Il Governo, in linea con il contratto di governo, intende inoltre continuare, nel disegno di Legge di Bilancio per il prossimo anno, il processo di riforma delle imposte sui redditi (“flat tax”) e di generale semplificazione del sistema fiscale, alleviando l’imposizione a carico dei ceti medi. Questo nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica definiti nel Programma di Stabilita’”. La flat tax sarà coperta da una riduzione delle spese fiscali, salvaguardando quelle destinate al sostegno della famiglia e delle persone con disabilità. “Si farà”, assicura Matteo Salvini. “Con l’inserimento della Flat tax nel Def indirizzata al ceto medio come avevamo chiesto, e non solo ai ricchi, vince il buonsenso”, chiosa Di Maio.

Iva – La lettura della previsione tendenziale deve tenere conto del fatto che la legislazione vigente, come modificata dalla Legge di Bilancio 2019, prevede un aumento delle aliquote IVA a gennaio 2020 e a gennaio 2021, nonche’ un lieve rialzo delle accise sui carburanti a gennaio 2020, si legge nel testo. Per disattivare le clausole servono nuove misure in autunno. “Nessun aumento Iva”, chiude Salvini.

Lavoro – Il tasso di disoccupazione sale nel 2019 al 11%, dal 10,6% del 2018, e al 11,1 nel 2020, per poi riscendere al 10,7 nel 2021 e al 10,4 nel 2022. Per effetto del reddito di cittadinanza l’occupazione nel 2022, risulterebbe maggiore di 1,1 punti percentuali rispetto ai livelli dello scenario base, con un numero maggiore di occupati pari a circa 260 mila unità. Inoltre a fronte di una cessazione nel 2019 di 100 mila dipendenti pubblici, concentrata negli ultimi cinque mesi dell’anno, l’ipotesi di turn-over nella Pa con quota 100 “sarebbe pari 35 per cento”

Dismissioni – Nel triennio 2019-2021 il programma di dismissioni immobiliari prevede un ammontare di 1,25 miliardi, oltre agli 1,84 già previsti.

Famiglie – In arrivo sgravi e nuove risorse per le famiglie, in particolare per quelle numerose e con componenti in condizione di disabilità. Iniziative future verteranno prioritariamente sul riordino dei sussidi per la natalità e la genitorialità la promozione del welfare familiare aziendale e il miglioramento del sistema scolastico e sanitario e delle relative infrastrutture.

Spending review e sgravi – Già nella legge di bilancio 2020 arriveranno misure di spending review e di revisione delle agevolazioni fiscali.

Banche – In arrivo un piano che faciliti lo smaltimento dei crediti deteriorati ma non ancora in sofferenza La riforma delle banche popolari è in fase di attuazione, con solo marginali modifiche alla tempistica, mentre quella del credito cooperativo è sostanzialmente conclusa. L’accesso ai finanziamenti per le PMI sarà ulteriormente migliorato con il sostegno ai fondi di venture capital e un maggiore orientamento dei Programmi individuali di risparmio (PIR) verso le PMI.

Investimenti – Per quanto riguarda gli obiettivi interni di politica di bilancio, lo scenario programmatico prevede un aumento degli investimenti pubblici nel prossimo triennio che dal 2,1 per cento del PIl registrato nel 2018 si porterebbero al 2,7 per cento nel 2022.

Banda larga e 5G – “Il Governo predisporrà delle Strategie Nazionali per l’Intelligenza Artificiale e per la Blockchain. Risorse significative saranno investite nella diffusione della banda larga e si promuoverà lo sviluppo della rete 5G”. E’ quanto si legge nel comunicato del Mef. “Nel programma rientrano anche il rilancio della politica industriale, con l’obiettivo non solo di rivitalizzare settori in crisi, come il trasporto aereo, ma anche quello di spostarsi verso nuovi modelli, come la produzione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale”.

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