Blitz della Guardia di Finanza contro i furbetti del reddito di cittadinanza

Roberto Chifari

In Sicilia gli uffici comunali rischiano di andare al collasso. Nelle prossime settimane sono attese tra 350 e 400 mila domande per accedere al reddito di cittadinanza.

Una mole di lavoro che rischia di mandare in tilt la già elefantiaca macchina burocratica. Secondo le elaborazioni Svimez,i potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza in Sicilia sono 342.880nuclei familiari. Un numero che potrebbe arrivare fino a 400 mila istanze, dato che comprende tutte e tre le fasce di reddito previste da 0 a 9.000 euro. A Palermo i richiedenti sono 100.800, ad Agrigento, 27.900, a Caltanissetta 21.400, a Catania 80.300, a Enna 10.500, a Messina 33.400, a Ragusa 16.800, a Siracusa 24.800 a Trapani 26.900. “Si considerano potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza – come dice lo Svimez – i nuclei familiari con Isee da 0 a 9.000 euro per provincia (dichiarazioni relative al 2016). Per l’ampiezza delle famiglie si prendono i dati Istat relativi alle famiglie in povertà assoluta”. Potrebbero essere circa 60 mila, ad esempio, le domande in arrivo negli uffici comunali di Palermo, ma i beneficiari saranno non più di 25 mila. L’Ufficio parlamentare di bilancio stima che circa il 56 per cento dei nuclei beneficiari “sia residente al Sud e nelle isole, mentre circa il 28 per cento nel Nord”. Ogni beneficiario del reddito di cittadinanza deve svolgere almeno otto ore alla settimana di servizi per la collettività. E saranno proprio i comuni a organizzare i servizi, tra mille difficoltà.

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