Tria sulla Tav: “Nessuno investe se si cambiano patti”. Aumento Iva? “Sono follie”.

Tra i temi rimbalzati in queste ultime settimane, anche quello della titolarità delle riserve auree in pancia alla Bankitalia, delle quali “nessuno può disporre se non la banca centrale, per motivi di politica monetaria”. In base al Trattato europeo, ha specificato Tria, “nessuno Stato può influenzare o dare indicazioni alla banca centrale che è indipendente e neppure la Banca d’Italia può dare oro al governo italiano perché sarebbe aiuto di Stato”.

Del salvataggio di Alitalia, per la quale la soluzione avanzata prevede i coinvolgimento delle Fs, delle Poste, del Tesoro intorno al 15% e quindi di easyJet e Delta come soci industriali di minoranza, Tria ha detto: “Non deve essere resa pubblica, deve trovare una soluzione di mercato”. Il ministro ha ricordato che “una compagnia di bandiera è importante” però, quanto all’ipotesi del Tesoro al 15%, “ho dato la disponibilità del governo ad aiutare, sotto due forti condizioni: che ci sia un piano industriale che regga il mercato, con partner forti e che vengano rispettate tutte le norme comunitarie. Entro questo, se necessario è anche giusto che anche il governo aiuti. Ma questo significa non fare perdite”.

Tria ha glissato sulla nomina di Pasquale Tridico come commissario all’Inps e su eventuali problemi sollevati al Tesoro: “Io l’ho letto sui giornali”. Ha poi spiegato che le ipotesi di aumento selettivo dell’Iva “sono tutte follie, non solo perché non ne parliamo, ma perché sarebbe sbagliato fare questo dal punto di vista della politica economica. Perché si deve fare una manovra per mettere più in difficoltà le imprese italiane?”.

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Pur avendo inserito alla base della Manovra finanziaria la previsione di una crescita all’1% e trovandosi ora la Commissione Ue che stima un +0,2%, Tria continua a derubricare la necessità di una correzione dei conti: “Questa storia della manovra correttiva è quasi una fissazione, non la capisco. Noi siamo tra la stagnazione e la recessione, cosa si intende per manovra correttiva? Più tasse e meno spesa. Mi chiedo, in una situazione come quella dell’Italia e dell’Europea è utile? Non bisogna essere keynesiani per capire che non è il momento”. Il deficit, ha assicurato, “viene tenuto sotto controllo”.

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