Roma, scontri tra tifosi a Monti poi spedizione punitiva di ultras con tre feriti. Uno, accoltellato, è grave

Tre le persone soccorse e trasportate in ospedale con ferite d’arma da taglio. Si tratta di due spagnoli, presumibilmente tifosi del Siviglia, e di un americano, che si sarebbe trovato coinvolto per caso. Il più grave è uno spagnolo ricoverato in codice rosso. Il raid è avvenuto nella notte di vigilia della sfida allo stadio Olimpico per la partita di Europa League Lazio-Siviglia.

Tutto è successo in pochi attimi. Uno dei feriti è stato soccorso sanguinante nei pressi della fermata Cavour della metro B. Dopo lo scontro alcuni tifosi spagnoli hanno cercato di rifugiarsi in alcuni locali per fuggire agli ultrà italiani. In piazza Madonna dei Monti e in via dei Serpenti sono arrivate diverse volanti della polizia e decine di poliziotti con caschi e scudi in assetto antisommossa. Sul posto anche due ambulanze.

“Era tutto tranquillo quando, poco dopo le 21 all’improvviso abbiamo sentito gridare e il rumore di vetri rotti. Ci siamo affacciati  e abbiamo visto un gruppo di ragazzi con cappucci e il volto coperto armati di mazze e manganelli che si accaniva su altri ragazzi –  raccontano sconvolti i titolari di un locale del rione Monti –  poi è iniziato il fuggi-fuggi. Uno dei ragazzi spagnoli, ferito alle gambe, è entrato nel nostro locale. Chiedeva aiuto era spaventato e sconvolto”.

Monti, assalto ai tifosi del Siviglia

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Si sarebbe trattato di un blitz ben organizzato dunque, secondo il racconto dei testimoni: “Erano due gruppi. C’erano anche alcuni stranieri, li abbiamo sentiti gridare e parlare”. E ancora: “Sembrava una spedizione punitiva. Abbiamo visto correre decine di giovani vestiti di nero. Erano incappucciati. Altri indossavano caschi e avevano bastoni e cinture in mano. E’ come se stessero dando la caccia a qualcuno. E infatti, a un certo punto, hanno fatto irruzione in un locale – raccontano ancora alcuni ristoratori –  Quando è arrivata la polizia erano già fuggiti. La rissa sarebbe scoppiata in via Leonina dentro un pub frequentato da turisti stranieri dove vengono trasmesse anche le partite di calcio. E proprio lì,a qualche metro da quel locale, otto anni fa era stato pestato a morte un giovane musicista”. Non è la prima volta che il rione Monti è teatro di aggressioni e violenze. I comitati della zona hanno più volte invocato maggiori controlli. “E’ un triangolo maledetto quello tra via Leonina e piazza Madonna dei Monti, ci sono anche attività che vendono alcolici tutta la notte. Quando ci sono le partite vengono tutti a bere qui. I controlli sono pressoché zero. I vigili ultimamente hanno fatto qualche multa nel rione ma si vedono raramente – spiega Lisa Roscioni del coordinamento dei Comitati Monti –  Abbiamo più volte segnalato la situazione di pericolo. Ma il Comune non ci ascolta e vorrebbe anche pedonalizzare quest’area con il rischio di aggravare la situazione facendola diventare il rione solo una meta turistica della movida danneggiando i residenti e le attività degli artigiani. C’è il pericolo che questa zona si trasformi di notte in un tappeto umano di ubriachi”.

Rissa tra tifosi, un testimone: “Sono arrivati armati di mazze e coltelli”

 
E la consigliera del I municipio, Nathalie Naim, rincara la dose: “Rione Monti o Bronx? Ogni notte è così. In questa stessa via Leonina alcuni anni fa si è verificato l’omicidio di un giovane musicista – accusa Naim – . Ma il rione dove abitano seimila famiglie è escluso dalle attenzioni delle forze dell’ordine nonostante infiltrazioni mafiose, abusivismo dilagante di somministrazione di alcolici e spaccio”.

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