Borse scansano il monito Bce sulla crescita. Piazza Affari +0,8% con rally St

di A. Fontana ed E. Miele

I timori di un allungamento dei tempi per l’accordo commerciale tra Usa e Cina e l’allarme di Draghi sul rallentamento dell’economia dell’Eurozona, non hanno piegato le Borse europee che terminano la seduta quasi tutte in territorio positivo (tranne Londra alle prese con la Brexit). Dopo una brusca frenata in scia alle parole del governatore della Bce su un peggioramento per le prospettive dell’economia a fronte della «persistenza di elementi di rischio», infatti, i listini hanno rialzato la testa a partire dal FTSE MIB che ha chiuso in rialzo dello 0,85% trainato da Stmicroelectron (+10,2%). Subito dietro Milano si è piazzata Parigi (+0,65%), seguita a ruota da quella di Francoforte (+0,53%) e Madrid (segui qui l’andamento dei listini principali). A Piazza Affari ha preso il volo l’azienda italo francese – regina della seduta- che ha superato le stime con ricavi per 2,6 miliardi di dollari nel quarto trimestre (+7,4% annuo) e un utile operativo di 443 milioni. Seduta da incorniciare anche per Azimut (+7,6%) grazie all’annuncio sul nuovo metodo calcolo per le commissioni su fondi lussemburghesi, che produrrà una riduzione dei costi variabili per i clienti e, secondo gli analisti, anche un calo della volatilità dei ricavi. In fondo al listino Ubi Banca (-2%) in una giornata sottotono per i bancari, nonostante lo spread sotto quota 250.

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