Marco Minniti: “Io candidato di Renzi? Ho dimostrato autonomia”

“Io sono Marco Minniti penso di aver dimostrato in questi anni di aver una capacità di autonomia politica e una cosa che non si può dire è che io non abbia dimostrato carattere”. Lo afferma Marco Minniti a In Mezz’ora in più rispondendo alla domanda se lui sia il candidato di Renzi.

L’ex ministro dell’Interno spiega: “Mi consenta una cosa: io penso che Renzi si sia assunto delle responsabilità importanti dopo la sconfitta si è dimesso prendendosi anche colpe non sue,le colpe non sono solo di una persona ma un leader si assume tutte le responsabilità detto questo io considero sbagliato e diseducativo che tutte le persone che quando Renzi era al potere gli erano vicine adesso non fanno che marcare le distanze”.

Su un possibile ticket con Teresa Bellanova, Minniti commenta: “C’è un giudizio positivo su Teresa Bellanova. Il ticket in quanto tale non è all’ordine del giorno”.

Su un eventuale cambio di nome del Pd, il candidato alla segreteria del Pd dice: “Non è questione di cambiare nome al Pd. Se penso a un campo più ampio contro i nazional-populisti non posso che chiamarlo campo democratico”.

Minniti continua: “Vorrei che qualcuno arrivasse al 51 per cento. Tra non arrivare io al 51 per cento e che ci arrivi comunque qualcuno, io preferisco questo. Se nessuno arriva al 51 per cento quello sarà uno scacco per l’intero Pd”.

“Se non ci posso arrivare io, che ci arrivi un altro – ribadisce – il Pd è patrimonio dell’Italia e come tale dobbiamo spiegarlo agli italiani. Compito di tutti quanti noi è far sì che qualcuno arrivi al 51 per cento perché io non oso nemmeno immaginare quale scacco sarebbe se di fronte a una discussione impegnativa nessuno arrivasse al 51 per cento. Il Pd ha sofferto fin qui di essere una confederazione di correnti. Se nessuno arriva al 51 per cento, quell’idea sarà sancita”.

L’HUFFPOST

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