Le quotazioni di Borsa e spread del 26 ottobre 2018

SPREAD BTP BUND ATTORNO AI 310

Si conferma la fase di rallentamento dello spread tra Btp e Bund che oscilla attorno a 309 punti base, dopo aver raggiunto un picco di giornata a quota 318. Il rendimento del titolo decennale italiano è in calo al 3,45%.

LE BORSE ASIATICHE FRENANO

I mercati asiatici e dell’area del Pacifico hanno chiuso la settimana in calo sulla debolezza dei titoli tecnologici e sui future di Wall street in frenata dopo la corsa di giovedì 25 ottobre, soprattutto per i risultati di Amazon sotto le attese. In particolare negativi i listini di Seul zavorrati particolarmente dall’hi tech: l’indice Kospi ha chiuso in calo dell’1,7%, il Kosdaq in scivolata di oltre il 3%. Male anche Singapore (-1,5%), con Hong Kong che in chiusura ha ceduto circa un punto percentuale. Poco sotto la parità le Borse cinesi, mentre Tokyo ha perso lo 0,4% finale. In tenuta la chiusura di Sydney (+0,02%), mentre si sono registrati future chiaramente negativi sull’avvio dei mercati europei. Le Borse cinesi hanno terminato un’altra seduta volatile in territorio negativo: l’indice Composite di Shanghai ha ceduto lo 0,19%, scivolando a 2.598,85 punti, mentre quello di Shenzhen ha perso lo 0,17%, a quota 1.290,62. Lo yuan ha lasciato sul terreno altri 101 punti base sul dollaro dopo che la Banca centrale cinese ha fissato la parità bilaterale a 6,9510: a ridosso della chiusura dei listini azionari, il renminbi ha fatto segnare uno spot rate di 6,9562 (+0,12%).

 

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I MERCATI IN TEMPO REALE

17.43 – MILANO CHIUDE IN CALO MA SOPRA I MINIMI

Chiusura in calo ma al di sopra dei minimi di seduta per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,7% a 18.683 punti.

17.29 – PIAZZA AFFARI RIDUCE IL CALO IN CHIUSURA

Riduce il calo Piazza Affari negli ultimi minuti di scambi. L’indice Ftse Mib cede l’1,3% a 18.726 punti. Lo spread a 309 punti penalizza i bancari Ubi (-2,7%), Banco Bpm (-2,55%), Unicredit (-2,2%) e Intesa (-1,7%).

17.06 – L’EUROPA CROLLA SUL FINALE

– Borse europee pesanti nel finale, con Parigi in calo del 2,55%, Francoforte del 2,11% e Londra del 2% mentre a New York il Dow Jones cede l’1,95% ed il Nasdaq il 3,38%, con Amazon in calo di oltre l’8% dopo la trimestrale. In Piazza Affari, con lo spread Btp/Bund in risalita a 310 punti, cedono i bancari Ubi (-3,26%), Banco Bpm (-3%), Unicredit (-2,9&%) e Intesa (-2,36%).

16.02 – WALL STREET PROCEDE NEGATIVA

Wall Street procede in territorio negativo. Il Dow Jones perde l’1,03% a 24.725,64 punti, il Nasdaq cede il 2,02% a 7.169,59 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,57% a 2.663,04 punti.

16.01 – L’EUROPA TORNA IN RIBASSO

L’avvio debole di Wall Street e del Nasdaq a New York spinge all’indietro i listini europei a partire da Milano (-1,5%), che fa meglio solo di Parigi (-1,74%). Più caute Madrid (-1,08%), Francoforte (-1,18%) e Londra (-1,33%). Scivolano Valeo (-20%) dopo i conti con relativa bocciatura da parte degli analisti, il produttore di pellicole Viscofan (-17,86%) dopo l’allarme sui conti, mentre corre la società d’ingegneria francese Altran Technology (+14,56%) dopo la trimestrale migliore delle stime. In Piazza Affari tengono Stm (+0,21%), Pirelli (+0,78%) ed Eni (+0,71%), ma scivolano Saipem (-3,73%) Ubi Banca (-3%), Banco Bpm (-2,63%), Mediobanca (-2,8%), Unicredit (-2%) e Intesa (-1,6%), con lo spread stabile sui 308 punti. Debole Fca (-2,38%) a differenza di Peugeot (+0,8%).

15.48 – NEW YORK APRE IN CALO

Apertura in territorio negativo per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,97% a 24.724,24 punti, il Nasdaq cede il 2,45% a 7.136,90 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,47% a 2.666,39 punti.

15.19 – IL RENDIMENTO PIÙ ELEVATO È REPLY

A Piazza Affari il titolo con il rendimento più elevato è Reply, società del segmento Star, seguita nell’ordine da De’ Longhi (una top 30) e da altre due Star, Ima e La Doria. Nel decennio gli azionisti Reply hanno visto il valore del proprio investimento, dividendi inclusi, moltiplicato per 12,9 volte (rendimento medio annuo del 26,8%), De’ Longhi per 11,1 volte (25,1% medio), Ima per 9 volte (22,7% medio), La Doria per 8,5 volte (22,1% medio). A ridosso delle prime quattro troviamo due top 30, Diasorin e Recordati, seguite da Brembo ed altre tre Star (Marr, Datalogic e Amplifon). Queste società hanno moltiplicato il valore dell’investimento a fine 2007 tra le 6 volte (Amplifon) e le 8 (Diasorin). Tra le prime 25 società, che hanno moltiplicato il valore delle azioni per almeno 3,3 volte (rendimento medio annuo dell’11,6%), ben 17 (7 su 10) sono Star – 18 considerando anche Brembo. Il raffronto con i Btp è vincente per 1 titolo su 4 (46 dei 180 quotati in tutto il periodo).

15.16 -L’EUROPA RIDUCE IL CALO

Riducono il calo le Borse europee dopo il Pil Usa meglio delle stime, mentre i futures su Wall Street segnano il passo. Madrid è la migliore (-0,95%), seguita da Francoforte (-1%) e Milano (-1,3%), con Parigi (-1,57%) in coda, frenata dal tonfo di Valeo (-20%), dopo la trimestrale con conti “peggiori di ciò che temevamo” secodo Citi, mentre SocGen ha tagliato la raccomandazione da ‘comprare’ a ‘tenere’, dimezzandone il prezzo obiettivo a 31 euro. Sotto pressione anche ArcelorMittal, che si è aggiudicata la gara per rilevare Essar Steel in insolvenza. In controtendenza Peugeot (+1,33%), già brillante nella vigilia sulle prospettive per l’intero esercizio. In Piazza Affari salgono invece Stm (+0,66%), Pirelli (+0,13%) ed Eni (+0,15%) e, con lo spread Btp/Bund in calo a 308 punti, Intesa riduce il calo allo 0,8%. Ancora deboli Unicredit (-1,67%), Banco Bpm e Ubi (-2,8% entrambe), insieme a Carige (-4,5%).

14.42 – PIAZZA AFFARI RIDUCE IL CALO

Piazza Affari riduce il calo dopo la diffusione del Pil trimestrale Usa migliore delle stime. L’indice Ftse Mib cede l’1,1% a 18.726 punti, con Eni (+0,51%) unico tiolo in rialzo, mentre Intesa cede lo 0,85% e Unicredit l’1,31%. Nonostante lo spread in calo a 308 punti restano pesanti Ubi Banca (-3%), Banco Bpm (-2,6%) e, soprattutto, il Carige (-4,35%). Più cauta Mps (-1,46%), mentre continuano le vendite su Saipem (-5,41%). Fuori dal paniere principale prosegue la corsa di Astaldi (+4,9%), mentre frena Tiscali (-7%).

11.56 – MILANO CEDE IL 2%

Sono continuate le vendite in Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib in calo del 2% a 18.440 punti. Lo spread in salita, a 317 punti. Anche gli altri listini europei in netto calo, con Parigi che ha perso il 2,5%, Francoforte il 2% e Londra l’1,77%. A Milano, la società più sotto pressione era Saipem, che ha perso il 6,34%. Male una serie di titoli del comparto banche: Ubi ha ceduto il 3,7, Mediobanca il 3,4%, Banco Bpm il 3,3% e Unicredit il 2%.

10.39 – PIAZZA AFFARI CONTINUA IL RIBASSO

È proseguita in territorio ampiamente negativo la seduta dei mercati azionari europei: Parigi ha perso quasi il 2% con lo scivolone del titolo Valeo (-18%), Francoforte, Londra e Milano (Ftse Mib -1,4%) hanno ondeggiato su una perdita attorno al punto e mezzo percentuale in attesa che Standard & Poor’s comunichi la probabile revisione del suo rating sull’Italia. In Piazza Affari, dove si guarda anche al ritorno della leggera tensione sui titoli di Stato italiani con lo spread rispetto alla Germania a 314 punti, male Carige (-4%) e Ubi banca (-3,4%), con Leonardo, Mediobanca e Saipem che hanno ceduto il 3,3%. Fca ha perso il 2,3%, Mediaset poco meno di un punto percentuale, Tim (-1,2%) ha ceduto qualcosa meno del listino, mentre ha provato a tenere Atlantia (-0,6%). Piatta Eni (+0,1%) sostenuta sempre dai conti sui primi nove mesi dell’anno.

10.05 – DEBOLE IL SETTORE AUTO, MILANO -1,2%

Si è allargata la corrente di vendite sui mercati azionari europei: Parigi ha perso l’1,6%, Francoforte un punto e mezzo, Londra l’1,3%, con Milano in calo dell’1,2% e Madrid in ribasso di circa un punto percentuale. Oltre ai risultati sotto le attese di Amazon e Alphabet, ha pesato la debolezza del settore auto dopo che la produttrice di componenti per il settore Valeo ha pubblicato dati deludenti soprattutto per il rallentamento della Cina ed è scivolata del 17% a Parigi. In Piazza Affari Brembo ha ceduto così il 2,8% ed è stato il titolo principale peggiore con Leonardo, mentre Fca (-1,8%) ha ridotto il calo dell’avvio. In ribasso del 2,4% Mediobanca, mentre Mps ha perso l’1,2%. Ancora in controtendenza Eni dopo i conti (+0,4%) tra i titoli a bassa capitalizzazione Astaldi è risalita del 9% a 0,59 euro.

 

9.30 – MILANO DEBOLE (-1%), ENI IN CONTROTENDENZA

Partenza chiaramente negativa per Piazza Affari in linea comunque con la debolezza dei principali listini europei: l’indice Ftse Mib, in un clima molto nervoso, dopo i primi scambi ha ceduto l’1%, con Eni in evidente controtendenza (+1,5%) dopo i conti. Nel paniere degli altri titoli principali, male Brembo (-3,4%), Fca e Prysmian (-2,8%), con Stm che ha ceduto il 2,6%. Tra le banche si sono segnalate come peggiori Banca Generali, Mediobanca e Banca Bpm che hanno ceduto circa due punti percentuali, mentre Unicredit ha perso l’1,5% e Intesa poco più di un punto percentuale. Piatta Luxottica (-0,2% a 55,3 euro) con l’avvio lunedì dell’Ops della holding EssilorLuxottica per la fusione con il gruppo francese.

9.15 – L’EUROPA PARTE MALE, LONDRA -0,9%

Primi scambi in terreno negativo per i mercati azionari del Vecchio continente: Londra ha ceduto lo 0,9%, Francoforte ha aperto in calo dell’1,1%, Parigi ha perso un punto percentuale.

8.43 – CAMBI: L’EURO SCENDE A 1,1372 DOLLARI

Euro in ribasso in avvio di giornata. La moneta unica è passata di mano a 1,1372 dollari contro gli 1,1399 di giovedì sera dopo la chiusura di Wall street. Nei confronti dello yen è calato a 127,6.

LETTERA 43

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