Aerei, 300 milioni di risarcimenti ai clienti per ritardi e cancellazioni

nicola pinna
torino

Il dato quotidiano è quello che fa più impressione: negli aeroporti italiani ogni giorno 1728 voli partono e arrivano in ritardo e spesso vengono direttamente cancellati. Il caos giornaliero è una catena che unisce, anzi allontana, gli scali di tutte le regioni e che interessa soprattutto le compagnie low cost. Ma a subirne i disagi sono moltissimi viaggiatori di casa nostra. Ai quali le società dovrebbero riconoscere un maxi risarcimento: una cifra che solo per il 2018 sfiora i 300 milioni di euro. Eppure, la grande parte dei passeggeri non richiede il rimborso e non conosce neppure quali siano i diritti di chi viaggia.

Piste in tilt

Analizzando i tabelloni degli aeroporti di tutta Italia e le tracce di decollo e atterraggio, AirHelp monitora continuamente tutto quello che accade in pista. E il dossier dei primi 9 mesi dell’anno assegna all’Italia un risultato che sembra confortevole: quinto posto tra le cinque nazioni in cui è maggiore il traffico aereo. Per ritardi e voli cancellati, in Germania, Inghilterra, Francia e Spagna se la passano peggio. Ma i 420 mila voli che hanno subito disagi – molti concentrati durante il periodo delle vacanze estive – non sono certo una promozione a pieni voti. Perché la percentuale che sfiora il 25 per cento significa che un collegamento su quattro subisce imprevisti.

 

 

L’offerta eccessiva

Facendo la somma dei disagi quotidiani alla fine si arriva a un totale di circa 96 mila aerei che si spostano nei cieli italiani in grave ritardo e di altri 5100 che non sono mai partiti. Con le motivazioni più svariate e che spesso ai passeggeri non vengono neanche comunicate. «Il fenomeno dell’overtourism, l’aumento dell’offerta delle compagnie aeree e la diminuzione della qualità dei servizi e del personale aereo hanno raddoppiato i voli in ritardo e di quelli cancellati in tutta Europa – spiega Roberta Fichera, portavoce di AirHelp Italia, la società che monitora la situazione negli scali e aiuta gli utenti a ottenere i rimborsi – Quest’anno è stato un anno difficile per il traffico aereo di tutta Europa e gli scioperi, ma anche il fallimento di alcune compagnie aeree ha influito negativamente sul mercato».

 

Record di disservizi

Il record europeo dei disservizi per il 2018 (tra gennaio e il 22 settembre) spetta alla Germania con le compagnie che si troveranno a dover sborsare risarcimenti per più di 800 milioni di euro. Secondo posto per l’Inghilterra, dove i viaggiatori attendono rimborsi per 700 milioni. Circa 600 per i passeggeri francesi e 500 per quelli spagnoli. L’Italia si distacca ma andare in aeroporto non prevede garanzie per nessuno. «La domanda aumenta ma le compagnie aeree non riescono a stare al passo – aggiunge la portavoce di AirHelp – La continua battaglia dei prezzi e i conseguenti disservizi non fanno che aumentare i disagi ai passeggeri e le società di trasporto spesso non fanno la loro parte per aiutare i viaggiatori».

 

Ora la vera battaglia si gioca per riscuotere i quasi 300 milioni che chi è rimasto a terra, o che semplicemente è arrivato a destinazione in ritardo, dovrebbe ottenere dalle compagnie aeree. Il conto più salato, stando ai dati raccolti sempre da AirHelp, sarà presentato a Ryanair, Vueling e EasyJet che complessivamente rischiano di pagare risarcimento per 112 milioni.

LA STAMPA

 

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.