Bagarre sul ponte Morandi, Santoro indagato lascia la commissione. Di Maio: “In arrivo brutta sorpresa per Autostrade”

di ALESSANDRA ZINITI

Veleni sulla ricostruzione del ponte Morandi. E’ scontro tra i ministri M5s e il commissario Giovanni Toti. “Autostrade avrà un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni. Io non faccio ricostruire il ponte a chi lo ha fatto crollare. Per quanto ci riguarda, lo deve fare un’azienda di Stato come Fincantierì”, dice Di Maio. Annunciando un decreto su Genova, su Twitter il ministro  delle Infrastrutture Toninelli rilancia: “Il presidente Toti si preoccupi di far rientrare in casa gli sfollati per riprendersi gli effetti personali e di dar loro un nuovo alloggio. Non faccia politica su #Genova. Autostrade sborserà il danaro, come suo dovere, ma non ricostruirà il ponte che ha fatto crollare”.
“Più che brutte sorprese per Autostrade, dia buone notizie ai genovesi. Credo che farebbe meglio il suo lavoro”, replica gelido Toti.

Intanto, le dimissioni dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione ispettiva del ministero dei Trasporti sul crollo del ponte Morandi sono state formalizzate dopo che anche il suo nome è finito nella lista degli indagati della Procura di Genova per omicidio colposo, disastro colposo e omicidio stradale per quelle due consulenze a sua firma effettuate negli anni scorsi per Autostrade.

E il ministro Toninelli che lo aveva personalmente nominato e che, nelle scorse settimane, non aveva comunque ravvisato un conflitto di interessi del professionista confermando la sua nomina nella commissione, ora accetta le dimissioni, ringrazia e precisa: “Appena dal 23 marzo scorso Santoro è dirigente della Divisione 1 ( vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione) della Direzione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali. E presso tale divisione non ebbe alcuna competenza sul progetto di manutenzione straordinaria presentato da Autostrade  per il Ponte Morandi”.
Il ministero ribatte anche alle osservazioni sulle consulenze effettuate da Santoro per la società e sottolinea che “i collaudi delle opere in concessione vengono regolarmente effettuati dalle strutture del concedente a spese del concessionario. Si conferma che gli incarichi dell’ingegner Santoro sono stati debitamente autorizzati anni fa dall’amministrazione all’epoca in cui Santoro era in servizio presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici”.

Il nome di Santoro era tra quelli per i quali già due settimane fa Repubblica e L’Espresso avevano alzato il velo sui tanti motivi che rendevano evidente l’inopportunità di una sua nomina nella commissione di inchiesta

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E ora le sue dimissioni scatenano nuove polemiche. E’ Forza Italia a chiedere ora che Toninelli lasci.  “Le dimissioni spontanee dell’ingegnere Bruno Santoro dalla commissione sul ponte Morandi confermano la assoluta urgenza di rimuovere il ministro Toninelli dal suo incarico – dice il portavoce dei gruppi parlamentari Giorgio Mulè – Ancora una volta il ministro si è dimostrato incapace di decidere ciò che era ovvio e ribadito ancora stamattina da Forza Italia: rimuovere Santoro perché indagato per i fatti di Genova”.

“Si ripete un copione già visto in passato e denunciato da Forza Italia quando il ministro non rimosse altri componenti della commissione in palese conflitto di interessi -prosegue Mulè-. Il tremebondo Toninelli continua adesso a far finta di non essere alla guida di un ministero i cui vertici tecnici sono indagati dalla Procura di Genova per omicidio e altri gravissimi reati. E allora, ministro Toninelli, vuol prendersi una responsabilità e smetterla di nascondere la testa come uno struzzo e fuggire come un coniglio davanti alle sue responsabilità?”.

Toninelli intanto annuncia come imminente il decreto per Genova.  ” Il governo farà un decreto legge in cui ci saranno importantissime misure per Genova e per i genovesi.  Autostrade”pagherà fino all’ultimo centesimo e non costruirà un per un ponte che ha fatto crollare per inadempienza”. Parole condivise dal vicepremier Di Maio che a Bari conferma la revoca delle concessioni e annuncia ” un’altra brutta sorpresa nei prossimi giorni per Autostrade: il ponte lo deve ricostruire un’azienda pubblica come Fincantieri, non lo faccio ricostruire a chi lo fa crollare”.
Da Toninelli arriva anche l’annuncio di una una mappatura delle criticità esistenti nelle infrastrutture di tutta Italia. ” Stiamo creando una task force di tecnici che sia in grado di valutare i rischi e intervenire dove necessario, penso ad esempio allo stato in cui si trovano la A24 e la A25, su cui interverremo. Abbiamo anche finanziato con 35 milioni di euro interventi su 9 ponti pericolanti sul Po, e puntiamo a stanziare altri soldi per metterne in sicurezza altri 32″.

Entro domani intanto la procura di Genova farà pervenire “la risposta positiva al monitoraggio della struttura richiesto dal presidente della Regione Giovanni Toti quale commissario straordinario” per l’emergenza di ponte Morandi. Il via libera della procura all’installazione dei sensori per il monitoraggio della stabilità dei monconi est e ovest del viadotto autostradale è una notizia particolarmente attesa dai 566 sfollati che hanno le case sotto i resti del ponte. Una volta avviato il monitoraggio, che a questo punto potrebbe partire nella prossima settimana e durare almeno tre giorni (i sensori saranno acquistati nei prossimi giorni in concomitanza con l’ok della procura all’intervento), se non ci saranno segnalazioni di criticità per la stabilità dei monconi, gli sfollati potranno rientrare per alcune ore a piccoli gruppi nelle loro abitazioni per ritirare effetti personali e ricordi.

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