Migranti, file per i controlli a Ventimiglia: I lavoratori frontalieri: “Più rigidi ora di quando c’era la dogana”

Negli ultimi giorni a Ventimiglia si sono inaspriti i controlli alla frontiera tra Italia e Francia, che dal giugno 2015 a oggi erano sostanzialmente riservati a persone di ‘apparente provenienza extra europea’. Tra i più colpiti i 5.000 lavoratori frontalieri, che ogni giorno restano bloccati tra controlli, perquisizioni e code chilometriche. In questo scenario, si avvicinano le posizioni degli attivisti solidali con i migranti bloccati alla frontiera e molti cittadini di Ventimiglia, che individuano nel blocco della frontiera la causa del problema, reclamando un ritorno alla libertà di movimento che tutti davano per scontata fino a qualche anno fa, quando l’Europa sembrava pronta a smantellare definitivamente le frontiere interne.

A questo proposito, sabato 14 luglio è stata convocata e autorizzata dalle autorità competenti una manifestazione internazionale nella città di confine, che mira proprio a chiedere un permesso di soggiorno europeo per la libera circolazione di tutti. Un corteo che si prevede partecipato e pacifico, fortemente ostacolato dagli esponenti della Lega del ponente ligure e dal sindaco del Comune di Ventimiglia, in quota Pd, che lo scorso anno scese in piazza e si fece portavoce di quella parte dei suoi cittadini che contestava l’apertura, prevista per legge, di un centro dedicato ai minori non accompagnati, nei fatti ancora impedita.

 

di Pietro Barabino

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