Dai social messaggio a Salvini: “Fai il governo o non ti votiamo più”. I fan in rivolta per le trattative senza fine

di SERENA RIFORMATO

I social si rivoltano contro Matteo Salvini, fino a ieri l’uomo più ‘amato’ in rete. “O fate il governo o non vi votiamo più” è la protesta che inonda il Web. Amore che vieni, amore che vai. Sembra stia cambiando il vento sui profili online del leader leghista, il più popolare sui social network, quasi due milioni e mezzo di like sulla sua pagina Facebook e 736mila follower su Twitter. Era considerato l’uomo-diretta, fino a qualche giorno fa sommerso da cuoricini e manifestazioni d’affetto. In queste ore, invece, sotto i suoi post e i suoi tweet si stanno moltiplicando i commenti negativi.

La novità è che questa volta le critiche non arrivano (solo) dai detrattori politici, ma dai suoi stessi fan delusi. La base leghista è in rivolta. Gli elettori stanno dando segni di impazienza. E gli mandano un messaggio esplicito, sotto forma di aut aut: o ti impegni a far nascere questo governo o non avrai di nuovo il mio voto. Così, mentre il leader del Carroccio lanciava l’appello alla raccolta firme per proporre l’elezione diretta del presidente della Repubblica, in molti hanno manifestato le proprie perplessità. C’è chi chi si dice esaperato, chi esorta a far valere il voto del 4 marzo, chi non capisce perché rinunciare ora a un governo che sembra tanto vicino e accusa il leader del Carroccio di opportunismo. La minaccia di voltare le spalle al partito è la più frequente.

I social si rivoltano contro Matteo Salvini, fino a ieri l’uomo più ‘amato’ in rete. “O fate il governo o non vi votiamo più” è la protesta che inonda il Web. Amore che vieni, amore che vai. Sembra stia cambiando il vento sui profili online del leader leghista, il più popolare sui social network, quasi due milioni e mezzo di like sulla sua pagina Facebook e 736mila follower su Twitter. Era considerato l’uomo-diretta, fino a qualche giorno fa sommerso da cuoricini e manifestazioni d’affetto. In queste ore, invece, sotto i suoi post e i suoi tweet si stanno moltiplicando i commenti negativi.

La novità è che questa volta le critiche non arrivano (solo) dai detrattori politici, ma dai suoi stessi fan delusi. La base leghista è in rivolta. Gli elettori stanno dando segni di impazienza. E gli mandano un messaggio esplicito, sotto forma di aut aut: o ti impegni a far nascere questo governo o non avrai di nuovo il mio voto. Così, mentre il leader del Carroccio lanciava l’appello alla raccolta firme per proporre l’elezione diretta del presidente della Repubblica, in molti hanno manifestato le proprie perplessità. C’è chi chi si dice esaperato, chi esorta a far valere il voto del 4 marzo, chi non capisce perché rinunciare ora a un governo che sembra tanto vicino e accusa il leader del Carroccio di opportunismo. La minaccia di voltare le spalle al partito è la più frequente.

Il commento con più ‘like’ degli altri utenti è quello di Elvira Piazza, che sottolinea l’insofferenza verso le tattiche politiche.

Qualcuno, come Danilo Pelucchi, teme che Salvini torni a rivolgersi al solo centrodestra: “Se continui con forza Italia ti tiri la zappa sui piedi. La gente vuole solo te e di Maio insieme. Non la vecchia politica con forza Italia. Dai Matteo ascolta il popolo italiano”. La sensazione prevalente è che, fra i cittadini che hanno già visto vincere il proprio partito, sia inaccettabile l’ipotesi di tornare al voto.

In tanti ricordano che i cittadini hanno già espresso la propria preferenza, il 4 marzo.

Anche fra i sostenitori del Carroccio si sta diffondendo il sospetto che i tanti veti di Matteo Salvini siano in realtà un modo per tornare al voto a tutti i costi e incassare un bottino di consensi ancora più ricco della precedente tornata. Anna Maria Andreottola, ad esempio, lo incalza: “Forse è vero che hai solo un obiettivo da sempre … le elezioni perché proiezioni danno la lega in rialzo ma questo non è leale verso gli italiani che aspettando un governo”.

Molti elettori, però, non sono favorevoli all’idea di “buttare al vento” un governo che vedeva la Lega come azionista di maggioranza.

C’è chi lo accusa di “ingordigia”. Come Marilena Bonfiglio che lo richiama a un senso di responsabilità: “Non le sembra  il momento di smettere di giocare la sua partita a poker? Ha stravinto. Ha giocato l’ultima mano per fare il premier e far cedere Di Maio. Ci riuscirà. Ora basta però. Se ha una coscienza la smetta di giocare sulla nostra pelle e si metta a capo di questo Governo”.

La delusione arriva persino da parte di elettori della prima ora. Alcune si esprimono sotto forma di accorata richiesta: “Matteo per favore! Se Mattarella vi dovesse riaprire le porte NON RIFIUTARE!”, dice Lorenzo Sacco, “abbiamo già votato, non fatecelo fare di nuovo! Daresti ragione a tutti quelli che hanno parlato di complotto! E io per primo cambierei idea su di te. Non deluderci per piacere”.

Un tessuto di voci che non può avere alcun valore di rilevazione statistica, ma rimane a mo’ di ammonimento: la partita delle prossime, eventuali elezioni non può certamente dirsi già chiusa.

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