Contratto di governo M5s-Lega, la bozza del 15 maggio: dallo stop alla Tav ai centri per migranti da espellere

di ANNALISA CUZZOCREA

E’ saltato il capitolo relativo all’uscita dall’euro, né si parla di un referendum sulla moneta, e invece viene scritto che “ogni posizione sul tema andrà verificata con i partner europei dell’Italia”. Entra invece il capitolo dedicato ai vaccini, per venire incontro alle istanze no-vax, mentre i due leader dovranno decidere se fermare la linea Tav Torino-Lione, così come delineato nelle prime bozze. Debuttano le riforme costituzionali con l’introduzione del vincolo di mandato e anche la possibilità di riforme in deficit (ma anche su questo dovranno pronunciarsi Di Maio e Salvini). Si parla dell’Ilva di Taranto in termini di “riconversione” ma “proteggendo i livelli occupazionali e promovendo lo sviluppo industriale del Sud, attraverso un programma di riconversione economica basato sulla chiusura delle fonti inquinanti”.

Ecco alcuni dei punti-chiave del contratto nella sua versione quasi definitiva chiuso martedì sera alle 18. I due leader si sono riservati di dire la loro ultima parola su alcuni punti più delicati, 6, diceva il portavoce Casalino, anche se in realtà, guardando la bozza, se ne conterebbero almeno una decina. In gran parte sui temi dell’immigrazione, dei rapporti con la Ue e i temi fiscali della flat tax.

Le parti sottolineate in giallo sono state ridiscusse nella giornata di oggi, quelle in rosso sono all’esame dei leader, le parti in bianco non cambieranno di molto nella versione definitiva, così come non muterà nella sostanza l’intero corpus del documento composto di 40 pagine, suddivise in una trentina di argomenti punti-chiavi che cominciano col capitolo 1, “Il funzionamento del Governo e dei Gruppi parlamentari” e si chiudono al punto 29, “Università, ricerca e lotta ai baronati”

Fin dalle prime pagine viene confermato il cosiddetto “Comitato di conciliazione” in sede al governo che ha suscitato molte polemiche, quell’organismo che “servirà a creare un ponte tra Parlamento, Governo e forze politiche contraenti e sarà composto dal premier, dal Ministro competente per materia, dai capigruppo, dal Capo politico del M5S e dal segretario della Lega”. Ma sembra “saltata” la prima ipotesi, quella che più ha fatto discutere, sulla possibilità di nominare in questo Comitato “saggi” esterni al parlamento e al governo. Ci sono anche la sospensione delle sanzioni alla Russia e i rimpatri più facili per gli irregolari. Al reddito di cittadinanza e alla sua declinazione è dedicata quasi una pagina, anche se ancora è da decidere se sarà a tempo o no. E si aggiunge anche l’altra dicitura pensione di cittadinanza, un’integrazione da assegnare a un pensionato che ha un assegno inferiore ai 780 euro mensili. C’è la flax tax, con due aliquote ma i leader dovranno decidere se confermare le ipotesi di ampiezza delle due aliquote fisse, al 15% e al 20% . C’è anche la richiesta di scorporo dal computo del rapporto debito-Pil dei titoli di Stato di tutti i Paesi europei ricomprati dalla Bce. E poi c’è il taglio delle pensioni d’oro, ma solo quelle derivanti da retributivo, la revisione della legge Fornero, l’istituzione di un “Ministero per le  disabilità”.

Due pagine, dunque capitolo tra i più corposi, sono dedicate al tema dell’Immigrazione, con alcuni punti molto delicati sui quali dovranno dire l’ultima parola i due leader: quello riguardante le domande di protezione internazionale che dovranno avvenire nei paesi di origine o di transito ma resta da stabilire se tali strutture dovranno o meno garantire “la piena tutela dei diritti umani”. Riguardo ai rapporti con le altre confessioni religiose, in particolare quelle che non hanno sottoscritto intese con lo Stato italiano, i due leader dovranno confermare se, come scritto in bozza, sarà obbligatorio lo svolgimento delle prediche in lingua italiana e la tracciabilità dei fondi per la costruzione di moschee. Inoltre, resta da stabilire se effettivamente “occorrerà individuare sedi di permanenza temporanea in ogni regione, finalizzate al rimpatrio… con una capienza tale da garantire il trattenimento di tutti gli immigrati il cui ingresso o soggiorno sia irregolare, presenti e rintracciati sul territorio nazionale”.

E nel Codice etico dei membri del Governo c’è anche la clausola che non può essere nominato un appartenente alla massoneria.

Quanto alla “ridiscussione dei Trattati dell’UE e del quadro normativo principale” prevista nella bozza, anche su questo tema Salvini e Di Maio si sono riservati di dire l’ultima parola. Spunta infine, tema questo sempre caro ai grillini, la riforma dello status di “Roma Capitale” che nel contratto definitivo sarà sviluppato in un intero capitolo.

REP.IT

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