Governo, accordo lontano. Di Maio da Mattarella: “Abbiamo chiesto altro tempo”. Salvini: “O si comincia o ci salutiamo”

di PIERA MATTEUCCI e MONICA RUBINO

ROMA – L’accordo si allontana. Sono durati poco più di mezz’ora l’uno i colloqui con Mattarella del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio e di quello della Lega, Matteo Salvini. E dai due leader è arrivata, ancora una volta, una richiesta di tempo al Colle. Di Maio al termine del colloqui ha annunciato il voto online degli iscritti sul contratto. Stessa formula, ma nelle piazze italiane, sceglie la Lega che sabato e domenica prossimi organizzerà un referendum nei gazebo. La soluzione per la premiership, però, ancora non c’è. E Mattarella, che “non intende impedire la nascita di un governo politico”, ha preso atto della richiesta. E ha deciso di concedere ancora qualche giorno. Per oggi (martedì) nuovo incontro tra le delegazioni di M5s e Lega sul contratto di governo, mentre ancora non si hanno notizie di un nuovo vertice tra Di Maio e Salvini.

Di Maio: “Non facciamo nomi”
“Con Salvini siamo d’accordo di non fare pubblicamente nomi”, ha detto Di Maio subito dopo il faccia a faccia con il presidente della Repubblica. “Abbiamo chiesto a Mattarella qualche altro giorno per poter chiudere definitivamente la discussione. Se parte questo governo, parte la Terza Repubblica”. Il capo dei Cinquestelle è consapevole che il tempo stringe e che ci sono “scadenze internazionali che ci impongono di fare presto, ma stiamo scrivendo il programma di governo dei prossimi 5 anni, non un contratto di locazione”, si giustifica. I ‘tempi supplementari’ servono anche per consultare gli iscritti al Movimento: saranno loro “a decidere con un voto online se fare partire il governo”, precisa Di Maio.

Lega-M5s, Salvini: “Il governo parte se si possono fare le cose. Distanza sui programmi”

Salvini: “O si comincia o ci si saluta”
“Stiamo facendo uno sforzo enorme per dare un governo stabile al Paese, perché se dovessimo ragionare per convenienza e sondaggi, dovremmo essere i primi a dire ‘Chi ce lo fa fare?’, tornando alle urne”, dice il leader della Lega dopo aver parlato con Mattarella. Dice di parlare come rappresentante del Centrodestra. “Sono in questa veste non solo di segretario della Lega: una mia precondizione perché il governo partisse era che non si rompesse l’alleanza di centrodestra”. Il leader del Carroccio conferma di aver chiesto “qualche ora in più” al capo dello Stato: “Il governo parte se siamo in grado di fare le cose. O riesco a dare vita a un governo che ridiscute i vincoli esterni con l’Europa oppure è un libro dei sogni. Se non siamo in grado di fare quello che ci chiedono gli italiani non cominciamo neanche e ci salutiamo”.

Salvini sottolinea le divergenze. “Per esempio, in tema di immigrazione le posizioni di Lega e M5S partono da una notevole distanza, però mi rifiuto di pensare all’ennesima estate/autunno degli sbarchi, del business dell’immigrazione clandestina in saldo. E quindi su questo la Lega deve avere mano libera”.

La trattativa sul premier
Un’ora prima delle consultazioni al Colle i due leader erano stati costretti a incontrarsi in un faccia a faccia alla Camera. Alla ricerca di un’intesa in extremis. In mattinata erano circolate voci su possibili nomi tecnici. Ma i Cinquestelle hanno smentito l’ipotesi di Giulio Sapelli, 71 anni, economista. Che ha detto: “Sì è vero, sono stato contattato. Se mi chiamano, sono pronto”. Ha provato ad abbozzare anche una lista di ministri, indicando Siniscalco per l’Economia. Ma è stato stoppato dai Cinquestelle: “Non è il suo il nome che verrà portato al Colle”.

Un altro il nome circolato in queste ore è quello del giurista Giuseppe Conte, area 5Stelle (era nel totoministri del Movimento). Un nome che sarebbe stato fatto anche dalla delegazione M5S al Colle. Fonti del Movimento assicurano che la candidatura è sul tavolo ma “per ora la carta resta coperta e sarà svelata solo dopo la chiusura del contratto di governo”. I dubbi, però, sarebbero venuti dalla Lega.

“Non c’è alcuna intenzione di strappare, stiamo lavorando sul programma, altre 48-72 ore e sarà completo”, assicura comunque il capogruppo Danilo Toninelli.

Le reazioni. Da Forza Italia duro il commento del deputato, Renato Brunetta: “Mi sembrano in un mare di guai. Mi spiace per Salvini, ma si è messo con una banda di buoni a nulla come i grillini. Noi non voteremo la fiducia. Io a questo punto dubito che ci sarà un governo”. Non più morbido il giudizio del segretario reggente del Pd, Maurizio Martina: “La notizia di oggi è che Lega e Cinque Stelle sono paralizzati tra loro in uno scontro di potere e sulle persone a danno del Paese. Altro che governo del cambiamento”. In mattinata sugli equilibri del futuro governo la leader di Fratelli d’Italia si era espressa anche Giorgia Meloni: “Non saremo in un esecutivo a guida Cinquestelle. Mattarella ha fatto una scelta politica nel non dare l’incarico al centrodestra che l’aveva chiesto”.

Di Battista verso gli Usa. Intanto, Alessandro Di Battista conferma la sua partenza per gli Usa il prossimo 29 maggio. Su Facebook, l’ex deputato 5 stelle ha postato una foto che lo ritrae con il figlio Andrea insieme ad alcuni attivisti campani, compreso un neo deputato, mentre preparano i pacchetti delle bomboniere per il battesimo del figlio.

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