Elezioni Friuli Venezia Giulia, centrodestra in testa, M5S terzo

Il leghista Massimiliano Fedriga (con Salvini nella foto Ansa, nel comizio di chiusura a Trieste) Il leghista Massimiliano Fedriga (con Salvini nella foto Ansa, nel comizio di chiusura a Trieste)

Come da previsioni, il leghista Massimiliano Fedriga è in testa nello spoglio del voto per le amministrative in Friuli Venezi Giulia. Anche se si tratta solo delle prime sezioni (una cinquantina su 1369), il candidato sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, e due liste civiche conquista più del 50% dei voti, appaltandosi per ora la poltrona di presidente della Regione. I Cinque Stelle invece sembrano crollare, rispetto alle elezioni politiche, passando da quasi il 25% dei voti a un debole 14%. Rimonta incredibilmente il Pd con la coalizione di centrosinistra che si attesta seconda rincorrendo un 30%. Se questi primi risultati fossero confermati, in Friuli Venezia Giulia anche stavolta, come nelle elezioni di cinque anni fa, i Cinque Stelle sarebbero terzi. Allora Beppe Grillo era l’unico a portare avanti la campagna elettorale nella regione, mentre i big dei partiti erano a Roma per trattare l’elezione del presidente della Repubblica. Ma le sue previsioni- il Friuli sarà la prima regione pentastellata- furono smentite dai fatti, visto che Deborah Serracchiani si aggiudicò la guida del Friuli, primo segnale del periodo d’oro del Pd che poco dopo avrebbe portato Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio e il boom del 40% alle europee.

L’importanza del voto in Friuli

Ammesso che esista, il Dio della politica ha fatto del Friuli Venezia Giulia l’ennesimo crocevia decisivo, o presunto tale, per le sorti del futuro governo. Il risultato (le urne si sono chiuse ieri alle 23, e al voto è andato solo il 49,63 per cento degli aventi diritto; lo scrutinio è iniziato solo alle 8 di questa mattina), come due settimane fa quello del Molise, verrà soppesato in chiave nazionale, ennesimo banco di prova dei rapporti di forza tra i partiti, soprattutto all’interno di una coalizione, quella del centrodestra.

Il confronto con le politiche

Lo scorso 4 marzo la Lega ha ottenuto il 25,8%, Forza Italia si è fermata al 10,7%, ben sotto la sua media nazionale, mentre M5S ha preso il 24,6% dei voti. Il Pd (con Renzi che ieri ha di nuovo respinto l’ipotesi di un governo con i Cinquestelle) ha l’obiettivo dichiarato di evitare l’umiliazione del terzo posto. Il Fvg è una delle regioni che rappresentano in modo plastico il malessere dei democratici, che sono passati dai 12.000 iscritti del 2010 agli attuali 4.800. Negli ultimi due anni, mentre al governo c’era una giunta guidata da Debora Serracchiani, al tempo vicesegretario nazionale, il Pd ha perso tre capoluoghi come Trieste, Pordenone e Gorizia, oltre alla roccaforte operaia di Monfalcone. Le prime sezioni scrutinate danno per vincente la coalizione di centrodestra, seguita dal centrosinistra, con un crollo del M5S. Ma siamo solo alle prime battute.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.