Christine Lagarde: “Dall’Italia mi aspetto una prova di realismo”

Intervista alla direttrice generale del Fondo monetario internazionale, in viaggio a Berlino per suggerire agli europei l’istituzione di un fondo di stabilità anticrisi: “È estremamente importante che l’area euro sia resa più forte e in grado di generare posti di lavoro”

Intervista della nostra corrispondente Tonia Mastrobuoni

Video di Antonio Nasso

BERLINO – Christine Lagarde ripete da tempo che bisogna “riparare il tetto quando splende il sole”, che non bisogna affidarsi troppo alla crescita che ha ripreso a correre in Europa. C’è sempre il pericolo di una crisi e per prevenirla, il direttore generale del Fmi è venuta a Berlino a presentare l’idea del Fmi di un fondo europeo “per i giorni di pioggia”, per attutire eventuali shock macroeconomici che potrebbero sconquassare l’area della moneta unica in futuro.

Un’Europa più unita, ha dichiarato in un discorso all’autorevole istituto economico DIW, “può essere una bussola per tutta l’area e un faro di speranza per il mondo”. Ma per svolgere questa funzione, l’Europa “non può essere solo un’unione economica per i tempi di acque calme”. L’area della moneta unica “ha la necessità di completare l’architettura con le parti che mancano per prepararsi per la prossima crisi”.

Il Fondo di stabilità macroeconomico CFC proposto dal Fmi si attiverebbe automaticamente nel caso il tasso di disoccupazione di un Paese deviasse dalla media, spiega un paper del Fmi citato da Lagarde che pone le basi per la sua proposta. E sarebbe alimentato da un contributo annuale dei partner che varrebbe lo 0,35 per cento del loro Pil. Nel caso di shock particolarmente gravi, avrebbe anche la possibilità di approvvigionarsi sul mercato attraverso dei bond. Ma per accedere al CFC, i Paesi dovrebbero dimostrare di avere i conti pubblici in ordine. Un fondo del genere, spiega Lagarde, “potrebbe ridurre gli effetti di uno shock sulla crescita del 50%”.

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In vista del vertice europeo di giugno che dovrebbe affrontare proprio la tabella di marcia che Angela Merkel ed Emmanuel Macron vogliono elaborare nei prossimi mesi sul riordino dell’eurozona, Lagarde ha anche sottolineato l’importanza che “si facciano passi in avanti sull’Unione bancaria”. La numero uno del Fmi si è detta soddisfatta che sul Fondo di risoluzione per le banche si sia delineato “un ampio supporto” a favore di un backstop comune

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