Massoneria, braccio di ferro tra M5S e candidato

di DARIO DEL PORTO

Braccio di ferro tra il Movimento 5 Stelle e uno dei candidati alla Camera, l’avvocato Catello Vitiello, in corsa nel collegio uninominale di Campania 3 e risultato in passato, come riportato dal quotidiano Il Mattino, iscritto a una loggia massonica. I vertici dell’M5S lo hanno invitato a ritirare la candidatura, ma il professionista, in un lungo comunicato, ha spiegato che la sua esperienza nella loggia “appartiene al passato, si è conclusa in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico.

Quando ho firmato la mia candidatura con il Movimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico”, afferma e per questo fa sapere di non voler rinunciare alla corsa per un seggio in Parlamento: “Vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me”.

In serata, il M5S ha diffuso una nota nella quale lo diffida dall’utilizzo del simbolo: “Essendosi rifiutato di rinunciare spontaneamente alla candidatura e all’elezione con il M5S, Lello Vitiello viene diffidato dall’utilizzo del simbolo del M5S. Vitiello non può essere eletto con il M5S a causa della sua adesione in passato al Grande Oriente d’Italia e per non averlo comunicato al MoVimento 5 Stelle all’atto della candidatura dichiarando quindi il falso”.

Ecco il comunicato integrale di Vitiello:
“Si parla senza sapere e senza conoscere, accusando una persona in maniera indebita e senza contraddittorio. Ho avuto una breve esperienza in una loggia massonica e si tratta di un periodo che ha caratterizzato solo una parte della mia vita, conclusasi in tempi non sospetti e non per ragioni di opportunismo politico.

Quando ho firmato la mia candidatura con il Movimento 5 Stelle ero in regola con il codice etico che ho letto e studiato come ogni altro adempimento burocratico e, allorquando ho appreso che si precludeva la candidatura a chi fosse iscritto alla massoneria, non ho avuto dubbi sull’opportunità di aderire al progetto del Premier Luigi Di Maio di apertura alla società civile. Ed io, quarantenne professionista e universitario, ben lontano dal mondo della politica sino a quel momento, ritenevo di incarnare la persona giusta al momento giusto, con tutte le sue esperienze e con le capacità necessarie alla causa del MoVimento. Questa breve esperienza fa parte del mio passato e posso serenamente affermare che ha segnato la mia formazione umana. Quando mi affacciai a questo mondo fui spinto dall’amore per la cultura, per l’arte e per la storia d’Italia…personaggi come Benedetto Croce, Voltaire, Mozart, Wilde, Doyle, Toto’, Fermi, Carducci, Bixio, Beccaria, Mazzini e tanti altri mi hanno determinato a cercare di capire cosa li unisse e il pensiero che hanno condiviso. Dopodiché, l’impegno non collimava con la mia vita professionale perché più cresci e meno tempo hai per gli hobby. La massoneria era un hobby e ritengo che questo non possa marchiare a fuoco un uomo che si è contraddistinto per tanto altro. Non sono mai stato bravo a parlare di me perché sono stato educato ad evitare sempre e comunque ogni autoreferenzialità, ma posso dire con serenità e certezza di non aver mai rubato, ucciso, truffato, corrotto o concusso. Se a questo aggiungiamo che oggi non sono iscritto in alcuna loggia, davvero non capisco quale remora si possa avere nei confronti di una persona che ha sempre fatto del sacrificio l’unica strada per la propria carriera: ho studiato tanti anni e continuo oggi a studiare senza mai smettere di provare amore per quello che faccio!  È giusto prendere le distanze dalle devianze di ogni tipo, come ho sempre fatto del resto anche io…sono sempre stato contro ogni estremismo e ritengo che fenomeni politici e sociali che vanno contro l’umanità o il singolo individuo vadano respinti con forza e a gran voce in ogni consesso, elettorale o meno che sia. Ma veniamo a noi: quando ho scelto di aderire al MoVimento, l’ho fatto con la consapevolezza di sposare un progetto meraviglioso, caratterizzato da un tipo di politica e di trasparenza che hanno sempre contraddistinto il mio modo di vivere. E, come più volte ho detto, non avrei mai potuto aderire ad alcun altro partito o movimento politico perché sono uno dei delusi della politica tradizionale che va senz’altro rinnovata. Come candidato in un collegio uninominale io rappresento la società civile e non comprenderò alcuna esclusione aprioristica e immotivata. Non remerò contro il MoVimento ma non ho intenzione di ritirare la mia candidatura e vado avanti per la mia strada nella certezza di essere compreso da chi davvero mi conosce e crede in me”.

REP.IT

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