Treno deragliato, si va verso la class action Sospetti anche sul carrello del terzo vagone

Milano Quella che comincia oggi sarà una settimana decisiva sul fronte delle indagini sul disastro ferroviario di Pioltello.

Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e i pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, che coordinano le indagini della Polfer, decideranno nei prossimi giorni i nomi da iscrivere nel registro degli indagati del fascicolo aperto per disastro ferroviario colposo. Ad essere indagati, non appena chiariti ruoli e responsabilità, saranno manager e tecnici delle due società coinvolte: Rfi e Trenord. Intanto anche ieri sono continuati gli accertamenti nel tratto di binari dove è avvenuto il deragliamento che ha causato tre morti e circa cinquanta feriti.

Gli investigatori della Polfer hanno lavorato insieme agli agenti della polizia Scientifica e ai vigili del fuoco. I rilievi sulle rotaie infatti non sono finiti, gli esperti nominati dalla Procura e incaricati della super perizia che dovrà fare luce sulle cause dell’incidente hanno una lunga lista di richieste. L’ipotesi della prima ora è quella di gravi carenze nella manutenzione della tratta ferroviaria, dimostrata dal pezzo di metallo di 23 centimetri che si è staccato dalla rotaia in corrispondenza di un giunto, dalla tavoletta in legno infilata sotto la rotaia proprio in quel punto, dalla mancanza di un bullone e di due dei quattro perni che fissano la piastra di giunzione, da una traversina distrutta. Anche se non è escluso che a concorrere al disastro siano state le condizioni del carrello del terzo vagone, che è stato il primo a deragliare e quello in cui viaggiavano le tre donne pendolari che prendevano ogni giorno il regionale Cremona-Milano. Finite le verifiche sui binari, gli investigatori passeranno appunto ai vagoni, forse già da oggi. Le carrozze verranno rimosse e portate in uno speciale hangar. A quel punto sarà possibile dissequestrare l’area e ripristinare totalmente la circolazione dei treni. Nei prossimi giorni saranno effettuate anche le autopsie sulle vittime.

Il Codacons invita i pendolari della tratta, non solo quelli coinvolti nell’incidente, a riunirsi per una class action. L’associazione dei consumatori annuncia «una azione collettiva per ottenere il risarcimento dei danni legati ai gravissimi rischi corsi sul fronte dell’incolumità e della sicurezza». Continua la nota: oggi «sarà pubblicata sul nostro sito una azione legale collettiva finalizzata a far ottenere a tutti gli utenti che hanno utilizzato la tratta ferroviaria teatro dell’incidente un indennizzo per gli evidenti pericoli corsi. Metteremo a disposizione dei pendolari che hanno percorso in treno per motivi di studio o lavoro la linea Cremona-Milano il modulo di costituzione di parte offesa nell’ambito del procedimento aperto dalla Procura di Milano». Se sarà accertata un’errata manutenzione, «tutti i treni che hanno attraversato la linea successivamente a rattoppi improvvisati o a errate operazioni sui binari potevano considerarsi potenzialmente a rischio». Trenord infine avverte che anche oggi ci saranno rallentamenti e riduzioni del servizio. L’azienda mette in campo personale per l’assistenza dei passeggeri nelle stazioni e bus aggiuntivi.

IL GIORNALE

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