Def, Speranza (Mdp): “No a relazione, sì a scostamento”. Bubbico si dimette da viceministro

ROMA – È scontro a sinistra del Pd sul Def: Articolo1-Mdp di Camera e Senato hanno deciso all’unanimità di non votare la relazione sul Def e di votare, invece, la mozione sullo scostamento di bilancio. Coerentemente a questa posizione, il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico – sulle posizioni di Articolo1-Mdp sul Def – si è dimesso dall’incarico di governo. Ma i senatori vicini a Giuliano PIsapia, “in disaccordo con le scelte di Articolo1-Mdp”, sono orientati a votare a favore.

• BUBBICO: “VOLEVO EVITARE IMBARAZZO AL GOVERNO”
Filippo Bubbico spiega a Repubblica la motivazione delle sue dimissioni. “La mia – ha detto – è una posizione di coerenza che serve a non creare imbarazzo al governo avendo condiviso la valutazione del mio gruppo. Ho ritenuto doveroso questo gesto per senso di responsabilità e di rispetto nei confronti del premier e del ministro dell’Interno Minniti. Il mio gruppo non ha deciso per una posizione di chiusra totale, dal momento che sono in campo gli interessi del Paese, quindi lo scostamento verrà votato. Però sull’indirizzo di politica economica e sociale c’è un distinguo molto forte rispetto al quale non sono venute risposte. Tornerò a fare il senatore, non ho particolare predilezione per la campagna elettorale in vista, ho sempre guardato ai problemi con distacco e disincanto e mai mi sono sentito interessato al consenso purchessia. Per quanto riguarda la mia ricandidatura, dipende: se serve, ci sarò”.

• SPERANZA: “NON MI SENTO PIU’ IN MAGGIORANZA”
Il primo a uscire allo scoperto è stato il coordinatore nazionale di ‘Articolo 1-MdP’ Roberto Speranza. “Io non mi sento più politicamente dentro la maggioranza – ha aggiunto – ma spero ancora che il governo cambi rotta”. Speranza ha argomentato la sua posizione: “Abbiamo chiesto al governo una svolta sulle questioni sociali – ha spiegato -, in modo particolare sulla sanità (con l’abolizione del superticket, ndr) dove è necessario uno sforzo sul diritto allo studio e sul mercato del lavoro”.

La relazione di oggi di Padoan è stata insufficiente. Pur essendo state giudicate “insufficienti” le parole di Padoan, “per senso di responsabilità” Mdp ha comunque deciso di votare a favore dello scostamento degli obiettivi sul deficit, per cui serve la maggioranza di 161 voti in Senato. “Senza quel voto – ha detto Speranza – scatterebbero le clausole di salvaguardia e gli italiani avrebbero un danno enorme dall’aumento dell’Iva che colpirebbe soprattutto i ceti sociali più deboli che invece noi vogliamo difendere”.

• ‘PISAPIANI’: “NOI VOTIAMO Sì, ARTICOLO1-MDP SBAGLIANO”
Poi è stato il turno dei ‘pisapiani’. “Sono in disaccordo con le scelte di Articolo1-Mdp – ha spiegato il senatore Dario Stefano, vicino a Giuliano Pisapia – io sono orientato a votare a favore della nota e con me ci sono altri 7 o 8 senatori che la pensano allo stesso modo”.

• CAMPO PROGRESSISTA: PISAPIANI NON CI RAPPRESENTANO
“Leggiamo ancora oggi che alcuni senatori, definendosi ‘pisapiani’, dichiarino votazioni a nome di Campo Progressista ‘e non solo’. Peccato che sono mesi che non partecipano a iniziative o riunioni di Campo progressista. Pertanto, ancora una volta, siamo costretti a ricordare che si tratta di posizioni personali che non rappresentano Campo Progressista né tanto meno Giuliano Pisapia”. Lo dichiara Alessandro Capelli, portavoce di Campo Progressista.

• FERRARA, VOTO UNANIME GRUPPI MDP, SU BILANCIO DECIDEREMO
“Oggi nelle assemblee dei gruppi di Camera e Senato di Mdp abbiamo condiviso all’unanimità la scelta di votare a favore dello scostamento di bilancio e di non votare la relazione alla norma di aggiornamento al Def, ritenendo insufficiente la relazione di Padoan”. Lo dichiara Ciccio Ferrara, vicepresidente di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista a Montecitorio e tra i promotori di Campo Progressista.

• RENZI: “GIOCHINI DA VECCHIA POLITICA”. LEOPOLDA A NOVEMBRE
Per il segretario del Pd, Matteo Renzi, la decisione di Mdp “è un giochino della vecchia politica che rischia di mettere in discussione il governo”. E ha aggiunto di “non aver capito nulla” della posizione assunta dai bersaniani. Parlando in una diretta Instagram, l’ex premier ha ostentato ottimismo (“abbiamo le spalle larghe e andiamo avanti”) e ha annunciato che la Leopolda sarà “l’ultimo weekend di novembre”

REP.IT

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