Renzi vuol limitare i danni nel Sud con un’accozzaglia di liste civiche

Roma – Per evitare di far scivolare il Pd al terzo posto in Sicilia e nel resto del Sud alle prossime politiche, Matteo Renzi scende a patti con i governatori delle grandi regioni del Mezzogiorno.

A partire dall’odiato Michele Emiliano in Puglia e dal mai amato Rosario Crocetta in Sicilia, per finire al più vicino Vincenzo De Luca in Campania. Ormai la strategia sembra un franchising politico pronto ad adattarsi ai territori dove esistono ras dei voti poco avvezzi a regalare il loro consenso alla causa dell’ex premier.

In assenza di una nuova legge elettorale, ma il progetto si potrebbe adattare con poche modifiche anche al Rosatellum, il segretario del Pd sembra aver trovato una sorta di compromesso per cercare di accontentare i vari leader locali che soprattutto nel Mezzogiorno hanno contribuito a far vincere il centrosinistra nelle ultime tornate elettorali, facendo però scendere il partito democratico ai minimi storici.

Da Palermo a Lecce e Taranto, solo per fare tre esempi, il centrosinistra l’ha spuntata soltanto grazie al contributo delle liste civiche che però, hanno cannibalizzato i dem. E allora, ecco il progetto di Renzi già siglato un mese fa per la Sicilia con Crocetta e da qualche giorno avviato anche in Puglia con Emiliano. Che appena ottenuto il via libera, durante una puntatina del segretario in Puglia pochi giorni fa, ha subito rispolverato e convocato una «sagra», quella manifestazione densa di supporter dell’ex magistrato che ha sostenuto l’elezione del governatore votando più le liste con il suo nome che il Pd.

Il progetto prevede che i tre governatori ci mettano la faccia per il Pd e si impegnino a rilanciare in chiave regionale le loro liste civiche, il Megafono per Crocetta, probabilmente Fronte democratico per Emiliano e Campania Libera per De Luca. Liste che, con l’ok del segretario si apparenteranno al Senato con il Pd, facendo scendere la sbarramento per entrare a Palazzo Madama dall’8 al 3%. In queste liste i governatori avranno mano libera per pagare cambiali elettorali e accontentare i lunghi elenchi dei loro fedelissimi. In cambio, i governatori che faranno campagna anche per il Pd, potranno avere anche qualche posto sicuro nella lista dem. Per Crocetta si parla proprio del suo nome, visto che ha accettato il passo indietro in Sicilia, per Emiliano si fa il nome di Loredana Capone, attuale assessore regionale alla cultura e al turismo. Per il governatore della Campania, ci dovrebbe essere il figlio Piero.

IL GIORNALE

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