Roma, 24 giugno 2017  – La Rai si tiene strette le sue star, ma per riuscirci aumenta loro lo stipendio. Scatenando polemiche politiche aspre e accuse di spreco che presto, c’è da giurarci, finiranno in Vigilanza. Ieri, infatti, il cda di viale Mazzini ha approvato – a maggioranza, assenti Carlo Freccero e Giancarlo Mazzuca e con il no di Arturo Diaconale – i palinsesti autunnali 2017. Tra questi, anche la proposta di contratto per Fabio Fazio che passerà su Raiuno, sempre con “Che tempo che fa”, la domenica sera, per condurre 32 prime serate e 32 seconde serate l’anno. La proposta è di circa 11,2 milioni di euro per 4 anni: ovvero circa 2,8 milioni l’anno. Da ambienti Rai si fa notare che l’aumento dell’importo annuale (quello precedente era di 1,8 milioni) avviene a fronte di un impegno maggiorato e sulla rete ammiraglia e che quindi in proporzione ci sarebbe una flessione del compenso.

La cifra complessiva – a quanto si apprende – sarebbe inoltre comprensiva del contratto per l’acquisizione della licenza sul format di “Che tempo che fa” per 4 stagioni. La proposta di contratto di esclusiva con Fazio si aggirerebbe sui 2.2 milioni di euro l’anno e quello per il format sui 2,8 milioni per tutti i 4 anni. Fazio, secondo indiscrezioni, sarà anche impegnato il lunedì sera, sempre su Raiuno (ma non si sa con quale format) mentre nel contratto è stata inserita una clausola che lo impegnerà anche per il prossimo Festival di Sanremo, ma non è chiaro in quale ruolo. Un impegno a tutto tondo, insomma, che testimonia quanto la Rai voglia puntare sulla figura del conduttore ma che non piace alla politica. «In verità – spiegava ieri il consigliere Franco Siddi – il contratto di Fazio corrisponde alla scelta di tenere alta la programmazione, innovandola nella rete ammiraglia e fidelizzando il pubblico e realizzando un’offerta di valore per gli investitori, sicuramente più importante di quella che sarebbe stata possibile sulla terza rete. Si tratta di una scelta di valore strategico e industriale».

Parole che Matteo Salvini, leader della Lega, fatica a digerire: «Pare che la Rai voglia regalare a Fabio Fazio un contratto da più di 11 milioni di euro per quattro anni, 2,8 milioni di euro all’anno. E poi chiedono il canone a disoccupati e pensionati. Per me è una vergogna!». Ma non è solo la Lega a protestare. Anche Michele Anzaldi, l’uomo chiave di Renzi sulla Rai, digerisce amaro: «Il contratto di Fazio è aumentato del 50%, è un vero schiaffo agli italiani che fanno sacrifici e alla povertà, uno schiaffo che arriva da una piccolissima casta di intoccabili. È uno schiaffo al Parlamento che ha approvato una legge ora disattesa con il tetto a 240mila euro e alla commissione di Vigilanza, Presenterò un’interrogazione per chiedere massima trasparenza, a partire dalla quota che in questo maxi contratto è prevista per l’agente di Fazio».

Parole che il neodirettore generale, Mario Orfeo, respinge con forza. Spiegando che «la presenza e la valorizzazione di Fazio nel palinsesto autunnale 2017 sono un passaggio determinante nella strategia di consolidamento della leadership della Rai e di rilancio della propria attrattività innovativa». L’impressione è che, comunque, non finirà qui.

Sempre sul fronte palinsesti, intanto, niente più Giletti e l’Arena la domenica pomeriggio; il conduttore avrà una serie di mini serate-evento il sabato in prima serata, mentre la domenica pomeriggio tornerà il classico contenitore di Raiuno. In ultimo, prevista per l’autunno una serata-evento musicale: Andrea Bocelli ed Elton John insieme nello scenario del Colosseo.

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