Europa si riprende da choc tecnologico. Spread verso i 170

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Giornata interlocutoria per le Borse europee che recuperano terreno dopo lo «choc tecnologico» di ieri e aspettano la tre giorni delle banche centrali con i meeting di Federal Reserve, Bank of England e Bank of Japan. Il recupero dei titoli tech (+1,1% lo Stoxx600), per i quali Goldman Sachs teme un rischio bolla, e li acquisti su servizi finanziari e settore viaggi è stato parzialmente compensato dalla debolezza degli energetici e delle materie prime vista anche la correzione del petrolio (-0,7% Wti a 45,7 dollari al barile) dopo il rapporto Opec che ha segnalato l’aumento della produzione a maggio dei Paesi aderenti al cartello.

Pur non chiudendo sui massimi di giornata i listini azionari hanno comunque terminato le contrattazioni con indici tutti in rialzo e Piazza Affari è stata la migliore con il +0,85% del FTSE MIB. Ancora Ubi Banca la prima della classe (+3,4% le azioni e +7,6% i diritti) nel secondo giorno dell’aumento di capitale: in due giorni il combinato di azione+diritti ha guadagnato l’8% circa. In generale i bancari si sono ben comportati sull’imminente soluzione del rebus delle banche venete preannunciata dal ministro dell’Economia Padona. Sugli scudi Luxottica Group (+3,1%) grazie all’ottimismo di Morgan Stanley sulle sinergie della integrazione con Essilor.
St in recupero dopo il tonfo dei tecnologici

A Piazza Affari oggi recuperano le Stmicroelectronics , dopo il tracollo quasi del 10% di ieri, innescato dalle vendite a raffica che hanno colpito tutto il settore tecnologico mondiale. A scatenare la paura è stata la brusca inversione registrata venerdì scorso dai big del Nasdaq, considerata come un preludio a una eventuale correzione di tutto il comparto tech. In più ad alimentare i dubbi è stato anche uno studio critico di Goldman Sachs, che ha puntato l’ndice sulle quotazioni troppo elevate raggiunte da numerose aziende tecnologiche.

Tra le società piccole occhi puntati su Carige e Ovs

Fuori dal paniere principale Bca Carige (-0,3%) sotto i riflettori dopo che ieri in tarda serata si sono dimessi altri tre membri del consiglio di amministrazione. Nel frattempo, come riporta il Sole 24 Ore, la Vigilanza europea avrebbe dato un ultimatum al piano industriale (quindi su come saranno gestiti i crediti deteriorati e l’aumento di capitale) al prossimo 23 giugno.

Scatto – invece – di Ovs, elettrizzate dall’ipotesi che Italmobiliare abbia allo studio l’acquisizione dell’azienda che potrebbe essere ceduta dal fondo Bc Partners. La finanziaria della famiglia Pesenti ha però precisato che «in merito alle voci circolate, al momento nessuna operazione riguardante Ovs è all’attenzione degli organi della società».

Debutto con il botto per Digital360 sull’Aim, + 23,5%

Debutta con il botto sul mercato Aim Italia, Digital360, azienda che gestisce un network di servizi multicanale con una gamma di servizi per aziende, pubbliche amministrazioni e fornitori tecnologici. Le azioni volano hanno guadagnato il 23,5%. L’ipo ha portato nelle casse dell’azienda 4 milioni di euro attraverso un aumento di capitale. Il flottante al momento dell’ammissione è del 19,6% con una capitalizzazione pari attorno a 17,7 milioni di euro.
Digital360 sarà inserita da domani anche nel paniere dell’indice FTSE AIM Italia. Barbara Lunghi, Head of Primary Markets di Borsa Italiana, ha commentato: «Il mercato Aim continua a crescere dimostrando di avere la capacità di sostenere anche quei business innovativi che puntano sulle nuove tecnologie e sulla trasformazione digitale. Siamo felici di dare il benvenuto a Digital360 che vuole continuare a crescere sia tramite acquisizioni, sia rafforzando i propri asset interni».

Euro stabile a quota 1,12 dollari, spread vicino a 170 punti
Euro/dollaro sostanzialmente stabile a 1,1204 (segui qui i principali cross) alla vigilia della decisione della Fed sui tassi Usa. E’ proseguito nel mercato del reddito fisso il rally del Btp con il rendimento del decennale sotto 2% e lo spread Btp/Bund vicino a quota 170 punti.

Tesoro colloca Btp a 3 e 7 anni, rendimenti in calo

Sul fonte obbligazionario, il Tesoro ha assegnato 3 miliardi di Btp a 7 anni. Il rendimento è sceso all’1,35%. Sono inoltre stati piazzati 2,5 miliardi di titoli di stato a tre anni con un rendimento in ribasso allo 0,15%

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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