Francia, primo turno delle elezioni legislative: ballottaggio il 18 giugno

Oggi si vota in Francia per il primo turno delle elezioni legislative: il ballottaggio è in programma il 18 giugno. Lo scrutinio non è organizzato su base nazionale come per le presidenziali, ma suddiviso in circoscrizioni elettorali. Se ne contano 577, di cui 11 all’estero, da cui emergeranno i nomi dei prossimi 577 membri dell’Assemblea nazionale, la Camera bassa del Parlamento francese. I seggi elettorali saranno aperti dalle 8 alle 18, fino alle 20 in alcune grandi città. I francesi residenti all’estero, 1,3 milioni di cittadini, hanno votato lo scorso fine settimana. Il sistema elettorale è uninominale, maggioritario, a due turni. Detto in altre parole: solo un candidato può uscire vincitore dal voto di ogni circoscrizione, colui che ottiene la maggioranza dei voti. Un candidato può vincere fin dal primo turno se ottiene il 50% più uno dei voti espressi, rappresentanti almeno il 25% degli iscritti. Contrariamente alle elezioni presidenziali, il tasso di astensione è quindi determinante.

Cinquantamila tra poliziotti e gendarmi sono nuovamente mobilitati per oggi e per domenica prossima (18 giugno) per i due turni delle elezioni legislative in Francia. Il ministro dell’Interno, Gérard Collomb, “ha deciso di ripetere lo stesso dispositivo di sicurezza messo in campo in occasione delle presidenziali”, ha indicato il ministero in un comunicato. I 50.000 poliziotti e gendarmi garantiranno, insieme ai militari dell’operazione Sentinelle, la sicurezza di circa 67.000 seggi elettorali. “In ogni dipartimento, sotto l’autorità del prefetto, è stato realizzato un importante lavoro di analisi e coordinamento con i responsabili della polizia e della gendarmeria nazionale, per precisare le modalità di azione locali”, si precisa nel comunicato. Come per le presidenziali, sarà assicurato un contatto “permanente” con il presidente di ogni seggio e ci sarà una “presenza visibile e regolare” delle forze di sicurezza; sarà garantita inoltre una “capacità permanente di intervento”. In ogni caso “nessuna forza armata potrà accedere all’interno dei seggi elettorali senza autorizzazione”. Le legislative, come le presidenziali, si svolgono in un regime di stato d’emergenza, in vigore dal giorno successivo agli attacchi jihadisti di Parigi del 13 novembre 2015, costati la vita a 239 persone.

REP.IT

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