Milano chiude positiva in scia Wall Street e rally greggio. Corre Atlantia

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Chiusura positiva a Piazza Affari nella prima seduta della settimana. In lieve progresso anche Parigi, Francoforte e Londra, sulla scia di Wall Street. I principali indici continentali hanno avuto un andamento altalenante per gran parte della giornata, oscillando sulla parità senza particolari spunti e con gli investitori che sembravano di fatto voler consolidare i guadagni registrati nella prima metà del mese, per poi godere del sostegno arrivato da Oltreoceano nel pomeriggio. A Milano il FTSE MIB ha terminato le contrattazioni in progresso dello 0,60% e il Ftse All Share dello 0,53%, quando il Cac40 a Parigi ha terminato con un +0,2% e il Dax30 a Francoforte +0,29 per cento (qui gli indici europei). Intanto a New York il Dow Jones segna un +0,4 per cento. La buona performance del petrolio, quando si prospetta il prolungamento fino al primo trimestre 2018 dei tagli alla produzione, ha dato sostegno ai titoli del comparto in tutta Europa. Intanto il contratto consegna Luglio sul Wti sale del 2,70% a 49,47 dollari al barile e il Brent del Mare del Nord con uguale scadenza del 2,60% a 51,26 dollari al barile. Negli Usa prevale un certo ottimismo, nonostante gli attacchi hacker degli ultimi giorni, che comunque stanno facendo salire i titoli legati alla cybersicurezza, con l’attenzione che sembra distolta dalle tensioni interne, legate alla rimozione del capo dell’Fbi James Comey, e internazionali, con il lancio di un nuovo missile da parte della Corea del Nord.

Atlantia protagonista della seduta a Milano

A Milano, seduta brillante per Italgas (+3,22%), che a fine mese presenterà il nuovo piano industriale, Bper Banca (+2,75%) che rimbalza dopo essere stata penalizzata più di altri istituti dopo la pubblicazione della trimestrale, e Atlantia (+2,48%), che ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio sulla spagnola Abertis. Il gruppo italiano propone 16,5 euro per ogni azione Abertis oppure un corrispettivo in azioni Atlantia di nuova emissione: il concambio dell’offerta in carta (post stacco del dividendo da 0,53 euro da parte di Atlantia) è di 0,697 nuove Atlantia per ogni Abertis. L’operazione è condizionata al raggiungimento da parte di Atlantia del 50% più una azione Abertis e pone un tetto di 230 milioni di azioni Abertis (il 23,2% del totale) per il pagamento con azioni speciali. Positive le reazioni degli analisti all’offerta, anche se resta l’incognita Caixa, primo azionista di Abertis con il 22,3% del capitale, che non ha ancora espresso la sua volontà riguardo l’operazione.

Petroliferi in evidenza grazie a rally greggio

In evidenza i petroliferi con Tenaris (+2,18%), Saipem (+1,43%) ed Eni (+0,74%).
I ministri dell’Energia di Russia e Arabia Saudita si sono detti favorevoli a una riduzione della produzione da parte dei principali esportatori da estendere di ulteriori nove mesi, cioè fino alla fine di marzo 2018, per stabilizzare il mercato del greggio e favorire una diminuzione delle scorte globali. L’intenzione è quella di procedere a una consultazione con altri Paesi in modo da poter estendere il consenso sull’iniziativa. «C’è stata una riduzione delle scorte – ha detto il ministro saudita dell’Energia Khalid al-Falih – ma non siamo dove vorremmo essere per raggiungere la media degli ultimi cinque anni. Prima di questo annuncio, abbiamo contattato molti nostri colleghi aderenti o non aderenti all’Opec e penso ci sia un generale consenso sul fatto che questo sia il giusto approccio e la cosa giusta da fare».

Segno opposto per Finecobank (-1,56%) e Banca Generali (-1,17%). Tra gli altri, miglior titolo di Piazza Affari è Energy Lab (+14,72%), mentre Fincantieri (-4,71%) ha pagato per i realizzi. Intanto Immsi (+1,69%), che controlla Piaggio, ha chiuso la seduta con il segno più dopo essere tornata in utile nel primo trimestre del 2017.

L’euro resta sopra 1,09 dollari

Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,0979 dollari (1,0941 in avvio e 1,0931 venerdì scorso). L’euro vale anche 124,774 yen e il biglietto verde 113,63 yen.

Cina cresce meno di attese la produzione industriale ad aprile

La produzione industriale in Cina è cresciuta in aprile del 6,5%, un incremento inferiore alle attese degli analisti. Un altro dato macro, quello delle vendite al dettaglio, ha registrato invece un rialzo del 10,7% su base mensile secondo i dati dell’istituto nazionale di statistica cinese. Crescono gli investimenti in capitale fisso, che riflettono le spese pubbliche nelle infrastrutture: +8,9% nel periodo gennaio-aprile.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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