In caso di elezioni politiche, un centrodestra compatto potrebbe arrivare a un passo del 30% dei consensi.

Il primo partito, però, è ora il Partito democratico che, secondo le rilevazioni fatte da Ixè in esclusiva per Agorà (RaiTre), sfrutta l’effetto primarie e la riconferma di Matteo Renzi a segretario. Perde, invece, terreno il Movimento 5 Stelle, fiaccato dai continui scandali e soprattutto dai pessimi risultati del sindaco di Roma Virginia Raggi.

La corsa alle elezioni politiche non è ancora iniziata. Per la campagna elettorale c’è ancora tempo. Iniziano, però, a farsi sempre le preferenze di voto degli italiani. Dopo due mesi di prevalenza del Movimento 5 stelle, questa settimana è arrivato il sorpasso del Pd che, nonostante la scissione di Mdp (dato oggi al 2,7%), è tornato primo partito. Secondo il sondaggio di Ixè, il Pd sarebbe al 28,4 con un balzo avanti dello 0,5 nel giro di una settimana. Il Movimento 5 Stelle ha, invece, eroso lo 0,1% dei consensi attestandosi così al 28,1%.

In area centrodestra Forza Italia sorpassa stabilmente la Lega Nord guadagnando rispetto la scorsa settimana lo 0,4% e attestandosi così al 12,8. Il partito di Matteo Salvini, che ha perso lo 0,2%, si sarebbe attestato al 12,6. Fratelli d’Italia, che sono in leggera flessione (-0,1), è data al 4,4%. Un centrodestra uniti, sempre nel sondaggio di Ixè, potrebbe quindi contare sul 29,8% dei consensi. Alternativa Popolare di Angelino Alfano, infine, si sarebbe attestato al 3,1% (-0,1).

Come ricordano gli analisti di Ixè, i Cinque Stelle avevano superato il Pd lo scorso 3 marzo. Il movimento di Beppe Grillo era, infatti, dato al 27,1%, mentre il Pd, nel pieno delle polemiche su Consip e la scissione del partito, era al 26,9%. “Il calo aveva portato i dem fino al picco negativo del 26,4% del 24 marzo”, continuano i sondaggisti rilevando che “la ripresa del Pd arriva con il voto delle primarie alla fine di aprile”. Nelle ultime due settimane il partito di Matteo Renzi è, infatti, riuscito a recuperare oltre un punto.

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