Europa positiva, ma Milano (+0,27%) frena zavorrata dalle banche

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Chiusura positiva per le Borse europee (segui qui il loro andamento), che sono tornate a salire dopo la pausa di riflessione della vigilia. Milano, che per gran parte della seduta ha vantato la performance migliore, ha frenato sul finale, chiudendo in progresso dello 0,27%. Intanto Oltreoceano Nasdaq e S&P hanno di nuovo aggiornato massimi storici, mentre continua a rimanere ridotta la volatilità. L’indice Vix (l’indice della paura, come viene chiamato) del Chicago Board Option Exchange, che misura la turbolenza di breve termine sullo S&P 500, implicita nelle opzioni sulle azioni, si attesta oggi a 9,60 punti, in calo del 9% rispetto ai 9,77 punti della chiusura di ieri, il minimo da dicembre 1993.

Frenano le banche sul finale
Piazza Affari ha risentito della repentina inversione di tendenza dei titoli delle banche, proprio mentre sta per entrare nel vivo la stagione delle trimestrali del comparto, conBanca Pop Emila Romagna (-0,79%) che ha comunicato i conti a mercati chiusi.

Intanto gli investitori continuano a interrogarsi sulle indiscrezioni in base alle quali Unipol (+0,28%) sarebbe salita quasi al 10% del capitale.Banco Bpm ha accusato la performance peggiore, scivolando del 5%, nell’attesa della trimestrale in calendario giovedì. Sul finale hanno invertito la rotta leUnicredit, le Ubi Banca e le Intesa Sanpaolo.

Campari premiata dopo i conti
A Milano sono volate del 4,4% leDavide Campari, sebbene abbiano chiuso sotto i massimi. Le azioni sono state premiate per la trimestrale archiviata con un utile prima delle imposte rettificato pari a 54,4 milioni, in aumento del +56%. Sono salite anche le vendite nette del gruppo, esattamente del 15% a 376,6 milioni. In più la società di bevande ha annunciato di avere stretto un accordo con l’Agenzia delle Entrate per ottenere benefici fiscali per il cosiddetto ‘Patent Box’ per il periodo 2015-2019. Benefici che dovrebbero attestarsi a circa 12 milioni di euro nel 2015 e 16 milioni nel 2016, valori da contabilizzare nel conto economico del primo semestre del 2017.

Il lusso rialza la testa, ma va ancora giù Tod’s

Dopo la frenata di ieri, hanno rialzato la testa le azioni del lusso, con Moncler in progresso dell’1% e Salvatore Ferragamo dell’1,5%. Le Tod’s però hanno perso ancora lo 0,86% dopo il tonfo di oltre il 10% della vigilia. Le azioni sono state penalizzata dal calo delle vendite registrato nel primo trimestre 2017.

Perché il petrolio continua a scendere

Debole Fca, bene Ferrari, Mediolanum sotto la lente

I conti di Banca Mediolanum(-0,7%), chiusi con un utile netto di 85 milioni, in aumento del 16%, hanno spinto all’insù le quotazioni del gruppo fondato da Ennio Doris. Fiat Chrysler Automobiles ha perso lo 0,2%, mentre Ferrari ha guadagnato il 3,6%. Dopo la pubblicazione della trimestrale, numerose case d’affari hanno espresso raccomandazioni positive. Ad esempio Banca Imi ha raccomandato un ‘Buy’ sui titoli del Cavallino rampante, migliorando le stime sui margini.

Secondo gli analisti della banca Ferrari cercherà di preservare l’esclusività del proprio brand, ma al tempo stesso esplorerà nuovi segmenti di clientela attraverso il lancio di nuovi prodotti, capaci di conquistare anche nuovi mercati. Va ricordato che l’utile netto di ferrari nei primi tre mesi è volato del 60% a 124 milioni.

Sprint di Pininfarina e Rcs

Fuori dal paniere principale, si sono messe in evidenza le Pininfarina (+3,9%) dopo l’accordo commerciale con Iran Khodro, prima società automobilistica iraniana. L’intesa «prevede che Pininfarina sviluppi, chiavi in mano, una piattaforma veicolo modulare, capace di alloggiare almeno quattro modelli di vetture, e la prima vettura del segmento medio di mercato». Il contratto di collaborazione, dal valore di circa 70 milioni di euro, avrà una durata complessiva di 36 mesi ma per intuire il peso sull’attuale business di Pininfarina basta pensare che il gruppo ha chiuso il 2016 con un fatturato di circa 68 milioni. Si sono inoltre impennate le Rcs Mediagroup(+3,5%), dopo la diffusione dei conti del primo trimestre, che hanno visto la perdita ridursi -5,7 milioni contro i -22 milioni dei tre mesi 2016, su ricavi consolidati pari a 213,4 milioni, in flessione di 6,4 milioni rispetto all’analogo periodo 2016. Il gruppo editoriale ha confermato gli obiettivi per il 2017, tra cui l’ebitda pari a circa 140 milioni di euro, grazie al continuo impegno nella riduzione dei costi con efficienze previste per il 2017 tra i 42 e i 46 milioni di euro. Infine Iren, salendo dell’1,3%, ha aggiornato nuovi massimi storici oltre quota 2 euro.

Euro torna sotto quota 1,09 dollari, giù il petrolio

Sul fronte dei cambi, l’euro perde ancora posizioni nei confronti del biglietto verde e passa di nuovo sotto la soglia di 1,09 dollari (segui qui i principali cross).Infine è debole il petrolio (segui qui Brent e Wti). Spread Btp-Bund in leggero rialzo in area 184 punti base.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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