Europa in rialzo in attesa summit Trump-Xi. A Milano giù Mediaset

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Gli acquisti su energia e utility sostengono le Borse europee in una seduta transitoria attenta soprattutto agli atteggiamenti divergenti di Bce e Fed sul tema del supporto all’economia – con Draghi a precisare di non ritenere adeguata al momento una revisione delle politiche attuali e la Fed che si prepara a discutere entro fine anno la riduzione del proprio bilancio dopo il lungo Quantitative Easing – e alla prima giornata di incontri tra il presidente Usa Trump e quello cinese Xi. Con l’eccezione di Londra, gli altri listini hanno chiuso le contrattazioni in rialzo: bene in particolare Madrid (+1,1%) e Parigi (+0,6%) mentre Piazza Affari ha guadagnato lo 0,22% nel FTSE MIB chiudendo comunque sui massimi di giornata.
Tonfo Mediaset (-1,1%) sul finale. In correzione Azimut (-1,4%) dopo il balzo favorito dalla guidance sul I trimestre. Ancora vendite su Exor (-0,7% dopo i conti. In evidenza Ferragamo (+2,5%) e il settore delle utility, ma positivi anche i bancari: +1,5% Ubi,+1,2% Bper. Euro corregge a 1,064 dollari (-0,2%). Petrolio in rialzo dell’1% a 51,68 dollari al barile nel Wti.

Telecom catalizza attenzione in vista mosse Vivendi
A Piazza Affari occhi puntati su Telecom Italia, dopo che è emerso che il gruppo francese lo scorso 31 marzo ha notificato all’Antitrust europeo l’eventualità che potrebbe di fatto controllare di fatto la compagnia telefonica dopo l’assemblea del prossimo 4 maggio. Assemblea che potrebbe nominare un board a maggioranza francese. Il gruppo ha implicitamente indicato che quindi entro il 9 aprile depositerà una lista di maggioranza per la composizione del board di Telecom, mentre fino ad oggi non c’era alcuna certezza. Le autorità europee, a questo punto, hanno tempo fino al prossimo 12 maggio per esprimere un parere. Nel frattempo si dovrà pronunciare anche l’Agcom italiana, chiamata ad analizzare la delicata posizione del gruppo presieduto da Vincent Bolloré , che oltre a detenere il 23,4% di Telecom, possiede anche quasi il 30% di Mediaset. Per la legge Gasparri, però, è vietata una concentrazione nel settore delle tlc e dei media.

Exor maglia nera del Ftse MIb
Continuano anche oggi le prese di beneficio di Exor appesantite da ieri dal bilancio 2016, chiuso con un utile in calo. Nel dettaglio, la finanziaria di casa Agnelli ha chiuso il bilancio 2016 con un net asset value (Nav) di 14,6 miliardi di dollari, in incremento del 9,6% rispetto al 2015. L’utile attribuibile ai soci risulta in calo a 588,6 milioni rispetto ai 744,5 dell’anno precedente. La variazione negativa è attribuibile a minori plusvalenze sulla cessione delle partecipate e, fra l’altro, a maggiori imposte sul reddito. Ad ogni modo il cda della società presieduta da John Elkann proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,35 euro, stabile rispetto a quello distribuito nel 2016.

Azimut corregge, ma raccolta netta marzo sfiora 1 mld
Il gruppo Azimut ha segnato a marzo una raccolta netta di 994 milioni di euro, dopo 692 milioni a febbraio. Nel primo trimestre del 2017 la raccolta netta ha cosi totalizzato 2,2 miliardi di euro, in progresso del 28% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il totale delle masse amministrate a fine marzo totalizza 46,5 miliardi di euro, di cui 37,7 miliardi fanno riferimento alle masse gestite. Il titolo in Borsa corregge dopo il balzo di ieri che aveva approfittato delle indicazioni sul primo trimestre fornite dalla società di gestione del risparmio.

Fca in luce: Marchionne lascerà solo nel 2019

Fiat Chrysler Automobiles , dopo un avvio ancora in calo,ha archiviato la seduta con un +0,89%. Quest’oggi il presidente John Elkann ha annunciato che l’ad, Sergio Marchionne, lascerà la casa auto nel 2019. Elkann ha anche accennato che il possibile successore sarà un manager interno. Giornata positiva anche per Ferrari e Cnh Industrial. Spicca Leonardo – Finmeccanica mentre è in corso il Salone Laad Defence&Secutiry di Rio De Janeiro da cui, tra le altre cose, il gruppo aerospaziale ha annunciato un ordine dalla Gendarmeria argentina per un elicottero multiruolo AW169.

Cattolica ancora debole dopo collocamento azioni di Pop Vicenza
Fuori dal paniere principale, continuano a perdere punti le Cattolica Ass, risentendo ancora della notizia che la Banca Popolare di Vicenza ha ceduto il 6% del capitale attraverso un’operazione di ‘accelerated bookbuilding’ . Nel corso dell’operazione Fondazione Cariverona ha comprato azioni, tanto che dalle ultime Comunicazioni Consob risulta proprietaria del 3,437% del capitale. Gli investitori, tuttavia, si interrogano sulle mosse della popolare di Vicenza, visto che detiene ancora il 9% dei titoli .

Negli Usa calano le richieste di disoccupazione

Alla vigilia dell’importante dato Usa sul mercato del lavoro, è emerso che negli States sono diminuite le richieste di disoccupazione. Nel dettaglio nei sette giorni conclusi il primo aprile il numero di lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ricevere sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è calato più delle previsioni, scendendo di 25.000 unità a 234.000, contro le 259.000 della settimana precedente (rivisto al rialzo dalle 258.000 della prima stima), secondo quanto riportato dal Dipartimento del Lavoro. La media delle quattro settimane, più attendibile in quanto non soggetta alle fluttuazioni del mercato, è scesa di 4.500 unità a 250.000.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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