Sciopero taxi confermato, domani stop auto bianche. Ma sigle divise su decreto del governo

MILANO – Il viceministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, difende l’operato del governo sulla questione Taxi-Uber ma i tassisti confermano lo sciopero di domani. L’incontro con il governo e la presentazione della bozza di un decreto da parte dell’esecutivo per frenare gli abusi degli ncc non ha scongiurato l’agitazione delle associazioni di categoria che domani si asterranno dal lavoro. A poco è valso il tentativo estremo di evitare lo sciopero con la bozza di decreto interministeriale, 5 articoli a firma dei ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, che dà “disposizioni attuative al fine di evitare pratiche di esercizio abusivo nell’attività di noleggio con conducente e del servizio taxi”.

Lo stop delle auto bianche domani sarà nazionale, dalle 8 alle 22. “Prendiamo atto della buona volontà del governo di ripristinare il rispetto delle regole nel settore contrastando l’abusivismo ma non ci sono le garanzie per dare tranquillità alla categoria”, spiega Alessandro Atzeni della Uiltrasporti. Non aderisce, invece, Uritaxi, come riferisce il coordinatore nazionale Loreno Bittarelli. Che dell’incontro con il governo dice: “Partiamo con il piede giusto. Lo sciopero non l’abbiamo mia proclamato né sostenuto”. Il sindacalista giudica in modo positivo il principio di territorialità per la licenza e le autorizzazioni contenuti nella bozza di decreto: “L’Ncc può stazionare solo in rimessa – spiega Bittarelli – ci siamo dati dieci giorni di tempo per i pareri da chiarire. Non cantiamo vittoria ma scioperare adesso è assurdo. Alcune sigle continueranno sulla strada dello sciopero, ma ritengo che siano una minoranza ormai”.

Il decreto. Si demanda innazitutto alle Regioni di garantire “la pianificazione dei servizi pubblici non di linea” contro gli abusi nelle attività di noleggio con conducente e del servizio taxi e “al fine di evitare fenomeni distorsivi della concorrenza”. Per farlo, le Regioni tengono “conto delle reali esigenze del fabbisogno locale, ai fini del rilascio, da parte dei comuni, delle licenze per l’esercizio del servizio taxi e delle autorizzazioni del servizio Ncc”, riferisce l’articolo 2 del testo presentato ai tassisti. Il capo seguente dice che senza prenotazione gli Ncc non potranno sostare su strada, ma dovranno rientrare nell’autorimessa: “Nei Comuni in cui è istituito il servizio taxi non è consentita, in assenza di una prenotazione di trasporto come disciplinata dal presente articolo, la sosta su strada dei veicoli adibiti a servizio da noleggio con conducente. Tali veicoli devono stazionare, in attesa di servizio, soltanto all’interno dell’autorimessa”.

Il registro delle app. Confermato anche un registro delle app in capo al Mit, che raccoglie così “i soggetti titolari di licenza per l’esercizio del servizio taxi e le imprese titolari di autorizzazione per l’esercizio del servizio di Ncc”. Per favorire una più efficace organizzazione dei servizi, si legge nel decreto, “è consentito l’utilizzo di tecnologie di chiamata a distanza come, a titolo esemplificativo, radio taxi o sistemi equipollenti o applicazioni web aventi analoghe funzioni. Le tecnologie di chiamata a distanza – specifica la bozza di decreto – non sostituiscono il tassametro, ove previsto, ai fini della determinazione del costo del servizio per l’utente”. Inoltre “i soggetti titolari e gestori delle piattaforme tecnologiche di intermediazione tra i passeggeri e i soggetti con licenza taxi o Ncc” devono essere iscritti al registro delle app e devono avere “sede legale e domicilio fiscale nell’ambito dell’Ue”.

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Nencini: “Il governo sta rispettando gli impegni”. “Il governo sta lavorando per trovare un punto di equilibrio tra la tutela del mondo dei taxi ma anche dall’altra parte dei consumatori”, diceva stamane Nencini a Rtl 102.5. “Vogliamo aprire alla tutela del mondo dei taxi – spiega Nencini – perché ci sono stati investimenti che non vanno dimenticati. Ma anche favorire, dal punto di vista dei minori costi e del miglioramento dei servizi, il corpo dell’utenza dei consumatori. C’è un punto di equilibrio in definizione su cui stiamo lavorando in questi giorni”. Secondo Nencini il governo sta rispettando gli impegni presi: “Non vedo alcuna giustificazione allo sciopero” dei taxi indetto per domani: la protesta “avrebbe avuto solidità se il Governo non avesse rispettato i propri impegni che invece sono stati rispettati per intero”. C’era un impegno assunto “28 giorni fa di presentare un testo definito entro un mese, e il mese scade domani l’altro.

Il Tribunale respinge ricorso UberPop. Gli sviluppi arrivano proprio mentre il Tribunale di Torino ha respinto il ricorso di Uber nell’ambito della causa intentata dalla multinazionale contro le associazioni di categoria dei tassisti: i giudici hanno dichiarato “la concorrenza sleale svolta”

attraverso il servizio UberPop, inibendo “l’utilizzazione sul territorio nazionale dell’app”. Lo hanno reso noto a Milano i legali delle associazioni dei tassisti. Due anni fa a Milano i giudici avevano disposto il blocco accogliendo il ricorso presentato dai tassisti.

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