Il fantasma del ginecologo

È una giornata importante per la scienza, compresa quella occulta. La mamma di Massimo Bossetti, il presunto assassino di Yara Gambirasio, ha rivelato in tv che il figlio è nato da un’inseminazione artificiale avvenuta a sua insaputa. La signora si guarda bene dallo smentire l’esame del Dna, che assegna la paternità di Massimo Bossetti a un autista della zona invece che al marito. Ma spiega, e non v’è da dubitarne, che lei era totalmente all’oscuro della faccenda. Avrebbe potuto tirare in ballo lo Spirito Santo, però sarebbe apparsa blasfema, oltre che meno originale. Così ha evocato il fantasma di un ginecologo che tra i suoi tanti meriti ha quello di non poterla smentire, essendo da tempo deceduto. Costui le avrebbe iniettato a tradimento del «liquido gelido», scegliendone uno — quando si dice la casualità — riconducibile all’autista di corriere che per anni aveva scarrozzato la futura puerpera.

L’osservatore esterno tace rispettoso davanti a fenomeni che forse soltanto Giacobbo di Voyager riuscirebbe a spiegare nelle notti di luna piena. Certo, è sconvolgente la quantità di cose che un essere umano riesce a fare a sua insaputa in Italia. Dallo scoprirsi proprietario di un appartamento con vista sul Colosseo al ritrovarsi destinatario di una polizza vita accesa da un collaboratore pagato con soldi pubblici. Ecco, quando la signora Bossetti si deciderà a confessare di essere rimasta incinta in un appartamento con vista sul Colosseo dopo avere intascato una polizza vita, ci sembrerà decisamente più credibile

CORRIERE.IT

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