Archive for Febbraio, 2020

Parigi, proteste contro il rapper congolese. Va a fuoco la Gare de Lyon

sabato, Febbraio 29th, 2020

di Stefano Montefiori

Parigi, proteste contro il rapper congolese. Va a fuoco la Gare de Lyon

dal nostro corrispondente
PARIGI Una gigantesca colonna di fumo nero visibile in tutta Parigi, decine di auto e scooter dati alle fiamme, stazione ferroviaria evacuata: la manifestazione di alcune decine di oppositori congolesi è degenerata in serata nei pressi della Gare de Lyon, dove arrivano e partono i treni per l’Italia.

Perché gli scontri. Vicino alla Gare de Lyon, nel palazzetto di Bercy, è previsto il concerto di Fally Ipupa, 42enne star della rumba congolese, cantante molto seguito dalla diaspora del Paese centrafricano. Ipupa è considerato un sostenitore del presidente Félix Tshisekedi, successore di Joseph Kabila alla testa della Repubblica democratica del Congo, l’ex colonia belga che ha per capitale Kinshasa (l’altro Congo, capitale Brazzaville, è invece una ex colonia francese). Da giorni molti cittadini congolesi che vivono in Francia e si oppongono al regime di Tshisekedi minacciavano azioni decise contro Ipupa e il suo concerto, e per questo il prefetto aveva negato il permesso di manifestare.

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Piazza Affari perde un altro 3,6%, in una settimana -11,2%. Wall Street ko, petrolio ai minimi dal 2017

venerdì, Febbraio 28th, 2020

Si profila un venerdì nero per l’Europa, all’indomani del nuovo crollo di Wall Street. A spaventare gli investitori resta la diffusione fuori dalla Cina del Coronavirus e gli effetti sull’economia. Dopo conti 2019 e piano industriale, in calo Eni: pesa il nuovo tonfo dei prezzi del petrolio ai minimi da dicembre 2018

di Andrea Fontana

Perché il Coronavirus ha contagiato i mercati
Le ultime da radiocor

Settimana da ko per le Borse del Vecchio Continente e anche per Wall Street che è avviata verso la seconda peggior performance settimanale di sempre. I mercati sono preoccupati per la diffusione a livello mondiale del Coronavirus e ai suoi effetti sull’andamento dell’economia reale e questa mattina il presidente della Banca centrale tedesca ha detto di attendersi impatti anche sull’economia tedesca. Tutti i principali indici azionari hanno accusato perdite superiori al 3% oggi: Piazza Affari ha chiuso a -3,58% portando il bilancio settimanale a -11,2%. E’ la nona peggiore performance settimanale di sempre per Milano.

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Profondo rosso sui mercati, è la peggiore settimana dal 2008

venerdì, Febbraio 28th, 2020

Per i mercati azionari globali è la peggiore settimana dal 2008. Lo rivela il Financial Times, secondo il quale le azioni in media hanno perso un decimo del loro valore in questi sette giorni. Anche oggi le Borse colano a picco per la paura della pandemia da coronavirus.

Pesante scivolone per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in calo del 3,58% dopo aver sfiorato un ribasso di cinque punti percentuali, l’Ftse All share in discesa dello 3,47% (bruciati altri 22,5 miliardi di capitalizzazione), con le Borse europee che, in un clima molto nervoso, si sono mosse sugli stessi livelli. Per Milano la perdita nella settimana è pari all′11,2%.

Londra ha concluso l’ultima seduta della settimana in calo del 3,1%, Parigi del 3,3% e Francoforte in ribasso del 3,8%. Male anche Wall Street. “E’ una situazione seria, ma non credo che la caduta dei mercati finanziari avrà degli effetti di lungo termine” ha provato a rassicurare Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca.

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Oms, 24 casi di coronavirus esportati dall’Italia in 14 paesi

venerdì, Febbraio 28th, 2020

La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia, sottolineando che “abbiamo ancora la possibilità di contenere questo coronavirus, se azioni forti vengono prese per individuare i casi precocemente, isolare e curare i pazienti e tracciare i contatti”.

“Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”, ha spiegato il capo dell’Oms.

“Da ieri abbiamo registrato i primi casi di contagi in Danimarca, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Nigeria. Tutti questi casi hanno legami con l’Italia” ha spiegato l’Oms, specificando che “24 casi sono stati esportati dall’Italia in 14 paesi, 97 casi sono stati esportati dall’Iran in 11 paesi”, ha aggiunto.

Tuttavia “non bisogna fare retorica, nessun Paese è responsabile di un’epidemia, nemmeno gli animali hanno colpa se diffondono un virus. Bisogna fare attenzione al linguaggio che usiamo in questo momento di difficoltà, perché lo stigma non sarebbe di alcun aiuto” ha evidenziato Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Si sta anche lavorando per fare progressi sul fronte di terapie e vaccini. “Oltre venti vaccini sono in fase di sviluppo a livello globale e varie terapie farmacologiche sono in fase di test clinici” ha detto il direttore generale, sottolineando che l’Oms “attende i primi risultati in poche settimane”.

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L’Italia dell’ansia: supermercati svuotati e alberghi vuoti

venerdì, Febbraio 28th, 2020

L’ansia da coronavirus continua ad avere il suo impatto sull’economia italiana, in forme diverse. Il settore turistico sta soffrendo particolarmente del panico da contagio. “Ho incontrato i rappresentanti del mondo del turismo, del cinema e dello spettacolo. Il più colpito è quello del turismo con un crollo delle prenotazioni nelle strutture alberghiere, fino al 70%, che colpisce anche aree distanti dalla zona rossa”, ha spiegato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, durante una conferenza stampa.

L’emblema dell’ansia da contagio è il fatto che le vendite degli ipermercati e dei supermercati al Nord stanno registrando un picco molto alto, in base ai dati Nielsen. La scorsa domenica, i punti vendita hanno registrato un +73% complessivo, rispetto allo stesso giorno del 2019. Secondo i dati, in Lombardia l’aumento è dell′87%, con punte ancora più alte nelle provincie: in quella di Lecco c’è stato un +109%, in quella di Bergamo 106%, Monza Brianza del 97% e Milano del 93%. Per quanto riguarda i prodotti, l’incremento più significativo è quello del comparto parafarmaceutico (+112%).

Nonostante non si raggiungano i livelli lombardi, anche il Veneto ha registrato un incremento delle vendite da parte di iper e supermercati: +41,6%, con il picco più alto a Verona (+66%). 

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Coronavirus, i tecnici alla Regione Lombardia: «Ecco perché servono le misure restrittive»

venerdì, Febbraio 28th, 2020

Vertice in Regione Lombardia alle 15.30 con i big dell’Infettivologia. Il governatore Attilio Fontana discuterà con la comunità scientifica i dati che ha sul tavolo: in base ai casi accertati la diffusione del virusè ancora circoscritta e l’incidenza è alta in alcune aree pari a circa al 4% della popolazione regionale. Il Coronavirus per il 90% dei pazienti è facilmente risolvibile, ma — si legge nel dossier dei tecnici lombardi — nel restante 10% dei casi, soprattutto se anziani o con un quadro clinico compromesso, richiede il passaggio in Terapia intensiva. Nelle zone ad alta incidenza gli ospedali (Codogno, Lodi, Cremona, Alzano) hanno dovuto affrontare situazioni emergenziali sia per l’elevato numero di casi, sia perché l’11% delle positività riguarda operatori sanitari — ricorda il documento —. Fino ad oggi il resto della rete ospedaliera è ancora in grado di dare risposta, ma se la situazione dovesse allargarsi il rischio è di default del sistema ospedaliero. Se la diffusione si estende, gli ospedali andranno in grave crisi non solo per i ricoveri da Coronavirus ma per tutti i pazienti, come già sta succedendo all’ospedale di Cremona. Infatti, sono numerose le patologie che richiedono il ricorso alle cure intensive — viene rimarcato nel report —, ma i posti disponibili sono limitati.

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Coronavirus, raddoppiati i casi in Francia e Spagna

venerdì, Febbraio 28th, 2020

I casi verificati di coronavirus in Francia sono saliti da 18, secondo il conteggio di ieri, a 38, secondo quanto annunciato dal ministro della Salute Olivier Veran che ha parlato di “un aumento significativo”. Veran ha precisato, nella
conferenza stampa quotidiana, che “12 nuovi casi sono legati ai malati dell’Oise, collegati da una catena di contaminazione”.
I malati dell’Oise, regione a nord di Parigi, sono emersi mercoledì: uno è il paziente deceduto, l’altro è quello ricoverato ad Amiens, nel nord. Entrambi provenivano dalla stessa zona.

Sono raddoppiati anche in Spagna i casi di coronavirus accertati, rispetto ai 12 di cui ha parlato il ministero della Sanità. Sono saliti infatti a 24, anche se 2 sono stati già dimessi. Lo riporta la Cnn. Restano in quarantena 22 persone, tra cui 4 a Tenerife, 4 in Madrid, 3 a Barcellona, 8 nella regione di Valencia.

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Vincenzo Boccia (Confindustria): “Ci stiamo isolando”

venerdì, Febbraio 28th, 2020
CERNOBBIO, ITALY - SEPTEMBER 08: Vincenzo Boccia President of the General Confederation of Italian Industry...
CERNOBBIO, ITALY – SEPTEMBER 08: Vincenzo Boccia President of the General Confederation of Italian Industry speaks during a press conference at the Ambrosetti International Economic Forum 2019 “Lo scenario dell’Economia e della Finanza” on September 6, 2019 in Cernobbio, Italy. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

“Ci hanno scritto i nostri colleghi tedeschi per sapere com’è la situazione in Italia. Ma come faccio a spiegare che non corrono rischi a venire da noi e che gli italiani devono poter viaggiare in tutto il mondo, se poi alcune regioni nel Paese chiudono ai lombardi? Anziché debellare il virus, rischiamo di debellarci da soli”. Non è d’accordo il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia con le misure adottate dal governo fin qui e lo dice in un’intervista al Corriere della sera nella quale critica l’irrazionalità delle risposte politiche al rischio di contagio da Covid-19.

Secondo il presidente degli industriali italiani, “questo non è il momento in cui una comunità nazionale si rinfaccia le sconfitte: è il momento di compattarsi nell’interesse generale e di denunciare i mali del Paese”, quindi quel che è necessario ora non è un piano di emergenza, bensì “e un piano di emergenza, ma un piano straordinario che compensi l’arretramento che arriverà”. Un piano antirecessione per non aspettare “di accorgerci tra un mese che le prenotazioni turistiche sono crollate o gli ordini dell’export flettono”.

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Alitalia: 4 mila in cassa integrazione, pesa il coronavirus

venerdì, Febbraio 28th, 2020

ROMA – La crisi innescata dal diffondersi dell’epidemia legata al coronavirus peggiora la situazione di Alitalia. La compagnia ha chiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per quasi 4 mila dipendenti, numero che si è allargato rispetto alle previsioni iniziali proprio a causa dell’epidemia.

L’azienda ha così avanzato richiesta per altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti. Si tratta di  1.175 persone (di cui 70 comandanti 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), ai quali vanno ad aggiungersi altri 2.785 per imprevisti legati all’emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1680 personale di terra.

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Il coronavirus fa schizzare lo spread oltre i 180 punti. Borse in forte calo

venerdì, Febbraio 28th, 2020

di FLAVIO BINI

MILANO – La diffusione del coronavirus continua a spaventare il mercato. I timori si concentrano soprattutto sull’Italia, con lo spread tra Btp e Bund che cschizza in avvio oltre i 180 punti, dalla chiusura a 161 punti di ieri, con un tasso di rendimento del decennale italiano dell’1,21%.

Le vendite proseguono comunque massiccie anche sul fronte azionario, con i listini europei che stando alle indicazioni che arrivano dai future si preparano a un’altra giornata di passione, in scia anche alla seduta da incubo visuta ieri da Wall Street, con gli indici principali che hanno perso oltre 4 punti percentuali.

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