Grazie Piero, la vera agenda per questa Italia era la tua

E proprio questo squilibrio è all’origine di tanti guai che sono sotto gli occhi di tutti, a cominciare dall’immenso debito pubblico: perché se i politici distribuiscono più ricchezza di quella prodotta, è evidente che si va in rosso, in profondo rosso…». Ne parlavamo solo pochi giorni fa con Alberto, che di suo padre è in ogni senso il degno erede, mangiando un gelato dalle nostre parti e discutendo di “fake news”. Quella contro l’informazione falsa e manipolata è stata l’ultima “guerra di Piero”, jazzista raffinato e giornalista innamorato della “Rai come dovrebbe essere” e spesso non è. Grazie, maestro. Prima o poi qualcuno, dopo averti pianto, farà sua la tua meravigliosa “agenda”. 

LA STAMPA

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