SESTRIERE. Un uomo di cui non sono state ancora rese note le generalità è morto a Sestriere sul sentiero che porta in località Monterotta. Con altri tre amici si è appoggiato o forse seduto su una staccionata lungo il cammino che di colpo ha ceduto. Le persone che erano con lui sono riuscite in qualche modo ad aggrapparsi alla struttura, mentre lui è caduto nel vuoto. Immediati quanto inutili i soccorsi con l’elicottero.
TORINO. Continua in Piemonte la lenta discesa dei ricoveri di persone
con il coronavirus. Oggi l’Unità di Crisi della Regione ha comunicato
che i ricoverati in terapia intensiva sono 128 ( – 10 rispetto a ieri). I
ricoverati non in terapia intensiva sono 1.866 (- 9 rispetto a ieri).
Ma c’è una novità. «Registriamo un trend crescente nella fascia di età
6-10 anni. I giovani di stanno contagiando di più rispetto agli
anziani». Lo ha spiegato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, nel corso
di un’informativa tenuta in Consiglio regionale.
Anche giovani e bambini stanno così entrando nelle
statistiche, ragione per cui le raccomandazioni di massima attenzione e
di cautela per l’ingresso nelle scuole di alunni che presentano anche
solo i sintomi del raffreddore vengono ribadite.
Altro dato
emerso dall’informativa è che la Giunta sta pensando alla possibilità di
istituire zone rosse circoscritte laddove ci fossero focolai di
varianti Covid sul nostro territorio. «La media giornaliera di
contagiati è di 718 casi – ha proseguito Icardi – la riduzione è molto
lenta, si evidenzia una generale costanza, con questo dato nuovo di
positivi di giovane età».
Rispondendo a una domanda di Mauro
Salizzoni (Pd) circa la possibile incidenza delle varianti, in generale
l’assessore ha spiegato che «abbiamo tutte le condizioni per rimanere in
zona gialla, tutti i parametri ci dicono che è ragionevole pensare di
restare in questa condizione. Certo, abbiamo previsioni non rosee
sull’andamento possibile futuro dei contagi per quanto riguarda le
varianti, per questo stiamo spingendo con il Governo per avere più dosi
di vaccini».
Al momento la variante inglese circola nelle regioni
con percentuali fino al 59%, con una media del 17%, «per fortuna è
intercettata dal vaccino ma è molto più contagiosa della versione
originale e non ci sono evidenze sulla maggiore o minore virulenza. In
Piemonte sono stati individuati 23 casi».
Grave
incidente in mattinata sulla A32. A causa del fondo stradale
ghiacciato, all’altezza dell’imbocco della galleria di Serre la Voute,
tra Exilles e Salbertrand, un’auto ha sbandato provocando tamponamenti a
catena che hanno coinvolto 20 veicoli. Venti i feriti trasferiti negli
ospedali di Rivoli e Susa. Due feriti più gravi sono stati subito
trasportati al Cto di Torino. Purtroppo le prime notizie parlano anche
di due morti, una donna e un uomo, quest’ultimo sulla quarantina. Al
momento non sono state fornite le generalità Dalle 11 l’autostrada
Torino-Bardonecchia è stata chiusa al traffico da Susa a Oulx. I veicoli
diretti verso l’Alta Val di Susa e la Francia sono al momento deviati
sulla Statale 24 del Monginevro alle porte di Susa. Attualmente per
raggiungere Oulx da Susa e imboccare nuovamente la A 32 sono previste
code di due ore. La Croce Rossa di Susa è impegnata a fornire acqua e
cibo alle persone incolonnate.
Maxi tamponamento sulla Torino-Bardonecchia a causa del ghiaccio, la scena dell’incidente filmata da un automobilista
I mezzi di soccorso dell’A32 e la polizia stradale di Susa
stanno facendo uscire dall’autostrada le auto non coinvolte nello
schianto attraverso il bypass, dopodiché cominceranno le operazioni di
rimozione dei rottami delle auto incidentate. La circolazione
sull’Autofréjus, secondo quanto dichiarano gli operatori, non potrà
riprendere regolarmente prima di questa sera.
Incidente sulla Torino-Bardonecchia, le immagini tra i rottami delle auto coinvolte
Un medico è stato sanzionato per aver diffuso sul web teorie
negazioniste sulla pandemia. E’ quanto ha deciso l’Asl nei confronti di
Giuseppe Delicati, medico di famiglia a Borgaro, nel Torinese. In un
video il medico sollevava forti dubbi sull’esistenza della pandemia e
sull’efficacia del vaccino antinfluenzale, citando fonti non meglio
specificate del Pentagono. La sanzione consiste anche nella riduzione
dello stipendio per 5 mesi.
Il video che ha “incastrato” il medico – “Mi chiamo
Giuseppe Delicati. Sono un ex ufficiale medico dell’Aeronautica. Volevo
fare un invito per la prossima vaccinazione antinfluenzale”. Iniziava
così il video del medico di Borgaro Torinese che era stato anche
denunciato per procurato allarme. Il dottor Delicati era finito
nell’occhio del ciclone per le sue esternazioni sul Covid e,
soprattutto, sul vaccino antinfluenzale.
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Le avevano diagnosticato il Coronavirus il
21 ottobre dopo essere stata ricoverata in ospedale a Ivrea in
provincia di Torino per l’aggravarsi di alcuni sintomi influenzali.
Aveva 21 anni, Chiara Cringolo. È morta alle Molinette per le
complicanze legate alla malattia. La ragazza, mamma di un bimbo di un anno, abitava a Romano Canavese.
A dare notizia della sua scomparsa è il sindaco Oscarino Ferrero che si
unisce al dolore della comunità: «La notizia ci ha lasciato attoniti e
ci rende consapevoli che le conseguenze di questa pandemia ci possono
toccare da molto vicino».
«Chiara non aveva nessuna patologia. Nessun problema nemmeno al cuore. Non capiamo che cosa sia accaduto». A parlare è la mamma di Chiara, Barbara. «Aveva solo un po’ di tosse e qualche linea di febbre». Era il 19 ottobre. «Quando mi ha chiamata il giorno dopo non riusciva a respirare. Per questo l’ho portata al pronto soccorso. Il tampone è risultato positivo. Non l’ho più vista. Ci chiamava un medico tutti i giorni e ci aggiornava sulle sue condizioni. Poi ieri alle 14,45 ci ha detto che era morta. Siamo positivi anche noi, ora stiamo aspettando i risultato dei tamponi, gli ultimi erano positivi. Se lo saranno ancora rischiamo di non poter dare neanche l’ultimo saluto a nostra figlia».
A Chiara il coronavirus, che aveva
provocato una polmonite bilaterale, era stato diagnosticato il 21
ottobre all’ospedale di Ivrea dopo che la ragazza aveva accusato
tosse e sintomi influenzali. Portata in terapia intensiva alle
Molinette, ha iniziato apparentemente a migliorare, ma venerdì scorso il
quadro clinico è precipitato.
Il maltempo flagella il Nord. Critica la situazione in Piemonte,
dove si contano undici dispersi. Gravi i danni causati a Limone
Piemonte (Cuneo) dall’esondazione del torrente Vermegnano. A Garessio,
sempre nel Cuneese, è esondato il Tanaro. Violente piogge anche in Veneto e in Valle D’Aosta. Un vigile del fuoco volontario di Arnad, in provincia di Aosta, è morto a causa del maltempo.
Undici dispersi in Piemonte Sono undici le persone disperse a causa del maltempo che si è abbattuto sul Piemonte. Lo ha reso noto la Regione. Dieci sono i dispersi nel Cuneese, su cui si stanno facendo verifiche tra il versante italiano e quello francese. Un altro disperso si registra nel Vercellese, caduto con la sua auto nel Sesia. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha chiesto lo stato d’emergenza. Chiusa per precauzione, dopo l’esondazione del torrente Dora,l’autostrada A5 Torino-Aosta tra gli svincoli di Quincinetto e Scarmagno.
Limone Piemonte, il sindaco: “Situazione catastrofica” –
Gravissimi i danni a Limone Piemonte (Cuneo), dove la statale 20 del
colle di Tenda che collega il paese con la vicina Vernante è stata
interrotta venerdì sera dopo essere diventata un fiume di detriti e
massi per l’esondazione di almeno due torrenti, tra cui il Vermenagna.
“La situazione è catastrofica – ha detto il sindaco Massimo Riberi -,
sono esondati rii e torrenti, cancellando strade e facendo crollare una
palazzina in corso di ristrutturazione. Vie dissestate, la celebre
strada romana non c’è più. Acqua e fango hanno invaso la statale del
colle di Tenda”.
Torino 21 settembre 2020 – Immane tragedia che provoca un sentimento di sgomento profondo. Ancora una volta un genitore ha ucciso il figlio e poi si è suicidato. Questa notte in provincia di Torino in un’abitazione di via Beltramo a Rivara nel Canavese. Un uomo di 47 anni, Claudio Baima Poma, italiano, operaio in un’azienda meccanica, ha utilizzato una pistola non legalmente detenuta per uccidere il figlio di 11 anni, Andrea. Poi, con la stessa arma, si è tolto la vita. L’allarme è scattato poco prima delle due. Sono in corso gli accertamenti sull’episodio da parte dei carabinieri della compagnia di Venaria Reale (Torino). Papà e figlio sono stati trovati nella camera da letto.
L’uomo era separato dalla compagna e soffriva di depressione. Agghiacciante il post su Facebook indirizzato alla compagna Iris in cui praticamente annuncia quello che avrebbe fatto.
Il post su Facebook
Prima di consumare una tragedia, l’uomo ha scritto un lungo post su Facebook
in cui si rivolge alla ex convivente, Iris, la madre del bambino:
“Abbiamo trascorso momenti bellissimi – scrive il 47enne – fino a quando
ho iniziato ad avere problemi di schiena e di conseguenza un danno permanente alla gamba. Esattamente una settimana prima mi avevi chiesto di sposarti, ma poi hai iniziato a allontanarti piano piano. Da quel momento sono caduto in depressione e non mi sono più tolto da questo incubo”.
Torino- Un medico risultato poi positivo al Coronavirus avrebbe lavorato in reparto dell’ospedale di Alessandria pur avendo la febbre a 38,5 gradi. Il caso della positività del dipendente al Coronavirus era già stato reso noto ieri dalla stessa azienda ospedaliera, oggi il dettaglio della febbre che sarebbe stata abbondantemente fuori dai limiti ammessi è riportato dal quotidiano La Stampa. Si tratta di un medico in servizio nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Santi Antonio e Biagio e ora ricoverato in condizioni che, secondo voci non confermate, sarebbero gravi. Ai colleghi avrebbe detto che aveva solo un’influenza. Ora sarebbero quattro i casi positivi al Covid risultati a seguito dei controlli eseguiti sugli operatori del reparto di Ginecologia: per tutti sono già state attivate le procedure del cado ed è stato disposto l’isolamento domiciliare.
“Se le indiscrezioni saranno confermate, saremo severi perché non possiamo giocare con la vita delle persone“. Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi,
interpellato dall’Adnkronos sulla vicenda. “Sulla vicenda ho già
chiesto una relazione ai dirigenti sanitari dell’ospedale per capire
come si sono svolti i fatti che dovrei ricevere nelle prossime –
aggiunge Icardi -, certo se le indiscrezioni di queste ore saranno
confermate, non si tratterebbe solo di un problema ma si sarebbe creata
una vera e propria situazione di pericolo che richiederebbe non solo un provvedimento disciplinare ma anche una segnalazione all’autorità giudiziaria”.
Cinque giovani sono morti in un incidente avvenuto nella notte a Castelmagno,
in alta Valle Grana, sulle Alpi Cozie meridionali della provincia di
Cuneo. Si trovavano a bordo di un Land Rover Defender 130 che, per cause
da chiarire, è uscito di strada in prossimità del rifugio Maraman. Le vittime sono il conducente 24enne e quattro ragazzini tra gli 11 e i 16 anni. Feriti altri quattro ragazzi, due sono gravi.
Tutti gli occupanti sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo
del mezzo che è finito a circa 200 metri dalla sede stradale. Sul posto
sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, 118 e soccorso alpino.
Le giovani vittime sono tutte della provincia di Cuneo ed è probabile
che si trovassero in alta Valle Grana in villeggiatura con le famiglie.
Alcuni parenti sono arrivati sul luogo dell’incidente dopo pochi
minuti.
L’evacuazione dell’abitato sotto il ghiacciaio di Planpincieux, in Val d’Aosta, era “urgente e improrogabile“. Lo ha detto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, parlando dell’emergenza in val Ferret, dove sono state “evacuate 75 persone, di cui 15 residenti”. E spiega: “Lo scenario prospettato in caso di crollo di una porzione del ghiacciaio coinvolge parzialmente l’abitato. La situazione prevede un’estrema allerta nelle prossime 72 ore”.
Grande quanto il Duomo di Milano, con la sua caduta è in grado di fare molti danni Secondo
Valerio Segor, dirigente dell’assessorato regionale della Valle d’Aosta
delle Opere pubbliche, la massa volumetrica della parte del ghiacciaio
che si sta distaccando dalle pareti del Monte Bianco è grande quanto il
Duomo di Milano. Lo ha riferito lo stesso esperto in conferenza stampa
sottolineando come sia “stata evidenziata una porzione, rispetto al suo
contorno, di circa 500mila metri cubi. E’ il volume del Duomo di Milano.
Un campo da calcio con sopra 80 metri di ghiaccio”. “Nella sua caduta
è in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada”, come
“una valanga in inverno”, ha spiegato Segor.