Archive for the ‘Libia’ Category

Libia, oggi a Roma nuovi incontri tra Minniti e i sindaci del Sud sulla lotta al traffico di migranti

venerdì, Agosto 25th, 2017
francesco semprini

L’Italia accelera nello sforzo di contrastare il traffico illegali di esseri umani in sintonia con la Libia. E lo fa con un nuovo giro di consultazioni tra il ministro degli Interni, Marco Minniti, e i sindaci del Sud del Paese in rappresentanza delle diverse etnie e tribù che popolano quella porzione dello Stato maghrebino. “Oggi a Roma il capo del Viminale incontra i primi cittadini del meridione libico, per proseguire quell’impegno comune avviato circa sei mesi fa di lotta al traffico di esseri umani”, spiegano fonti vicine al Consiglio presidenziale di Tripoli. Il riferimento è alla firma dell’accordo del 29 Marzo 2017 sui migranti, seguito all’individuazione dei “sette punti” enunciati il 26/04 nella conferenza stampa fra Tebu e Beni Suleiman.   (altro…)

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Rivolta a Tripoli, Roma rimane isolata: Europa e Stati Uniti non prendono posizione

venerdì, Gennaio 13th, 2017
francesco grignetti
roma

Parola d’ordine, minimizzare: a Tripoli non è successo niente o forse appena un qualcosina. Fuori dall’ufficialità, invece, la preoccupazione è massima. Sembra essersi innescata una reazione a catena che potrebbe sfociare nel dramma. Il governo italiano esamina attentamente le dinamiche di Tripoli perché un po’ se l’aspettava: a riaprire l’ambasciata, in splendida solitudine, l’Italia ha deciso di esporsi. Mostrare il tricolore, in certi contesti, produce un effetto immediato. Il discorso del ministro Marco Minniti in conferenza stampa, poi, doverosamente amplificato dai media libici, ha fatto il resto. Il messaggio è stato univoco: Roma continua a credere nella scommessa di Al Sarraj. Il guaio è che siamo rimasti soli. E le notizie che filtrano dalla Libia profonda fanno temere il peggio.

 

Il primo a troncare e sopire è il neoambasciatore Giuseppe Perrone: «Non mi risulta – diceva ieri – alcun golpe in atto. Le sedi istituzionali nelle quali opera il governo di accordo nazionale sotto la guida di Sarraj continuano a lavorare». Frase anodina. Dato che il governo legittimo non è mai riuscito a controllare i tre ministeri contesi, formalmente non ha perduto nulla. Ma è una magra consolazione. È la certificazione, anzi, che la scommessa di Al Sarraj arranca e rischia di finire nel sangue di uno scontro tra clan.

 

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