Archive for Novembre, 2018

Licenza di rubare

mercoledì, Novembre 28th, 2018

di BEPPE BONI

Il decreto sicurezza votato con la fiducia alla Camera prevede, fra le altre cose, un investimento di 16 milioni di euro diretti in parte alla Polizia per contrastare la criminalità. Bene, ottima notizia. Una scelta concreta accanto al giro di vite su accoglienza, protezione umanitaria, status di rifugiati e lotta alla mafia. Uno dice, allora siamo a posto, più investimenti indirizzati alle forze dell’ordine uguale più tutela contro ladri e rapinatori. Ma in Italia la relazione fra leggi (Paese legale), quotidianità (Paese reale) non sempre è virtuosa. I meccanismi giudiziari infatti a volte sono malleabili, sensibili ad essere stiracchiati, vulnerabili alla discrezione di chi li deve applicare.

Possibile? Sì, possibile. L’esempio che sembra uscito da un film fantasy è la storia di Madame furto, una ladra internazionale di origine bosniaca talmente abile e capace di sgusciare attraverso le maglie della legge che andrebbe ingaggiata proprio dalla parte della legge. Come gli hacker più preparati che a volte entrano in organico nelle aziende informatiche. Non vinco il nemico? Beh, allora lo prendo come alleato e il problema è risolto. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Cina, esplosione in impianto chimico nella città olimpica di Zhangjiakou. Almeno 22 morti

mercoledì, Novembre 28th, 2018

Pechino, 28 novembre 2018 – Tragico il bilancio di una esplosione in un impianto chimico cinese. Almeno 22 persone hanno perso la vita, e altre tante sono rimaste ferite, nell’incidente nel distretto di Qiaodong, a Zhangjiakou, nella provincia settentrionale dello Hebei che confina con Pechino. Secondo le prime testimonianze è stata un’autocisterna che trasportava agenti chimici pericolosi ad esplodere all’ingresso dell’impianto chimico. La città di Zhangjiakou ospiterà le Olimpiadi invernali 2022.

L’esplosione ha investito almeno 38 camion e 12 auto. I feriti sono stati ricoverati in ospedale e, dopo che le fiamme sono state domate dai pompieri, si cercano i possibili sopravvissuti all’esplosione. Da chiarire la causa che ha scetenato l’inferno nell’impianto chimico. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Manovra, il governo rivede quota 100. Per gli statali è da settembre

mercoledì, Novembre 28th, 2018

di ANTONIO TROISE

Roma, 28 novembre 2018 – L’obiettivo: evitare la procedura di infrazione europea. O congelarla fino a dopo le Europee. Per farlo, Lega e 5 Stelle sono anche pronti a “rimodulare” le due misure più costose della manovra economica, quota 100 e reddito di cittadinanza. I tecnici del Mef stanno ancora facendo i conti ma Di Maio e Salvini sarebbero pronti a piccoli ‘sacrifici’ pur di trovare i 3,5 miliardi necessari per far qualcosa in più in investimenti. O, se l’Ue dovesse insistere, per ridurre il deficit dal 2,4 al 2,2%.

Ma come cambierà la manovra? Per il reddito di cittadinanza si studia un avvio soft, fra marzo e aprile, quando i centri per l’impiego saranno pronti a trovare occasioni di lavoro ai disoccupati e ai giovani. Il leader dei 5 Stelle ha escluso uno slittamento ulteriore e un ridimensionamento della platea: “Non possiamo aspettare. Chi attende il reddito di cittadinanza lo avrà”. Toni diversi dal numero uno della Lega: “Le mani sul fuoco non le metto neanche per me stesso…”. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Dl Sicurezza, il governo incassa la fiducia

mercoledì, Novembre 28th, 2018

Il dl Sicurezza incassa la fiducia (anche) della Camera. In attesa del voto finale, dunque, il governo (e soprattutto Salvini) può tirare un sospiro di sollievo dopo le tensioni di questi giorni e il timore di franchi tiratori grillini.

Il pacchetto di norme sull’immigrazione e la sicurezza aveva già richiesto il ricorso alla fiducia in Senato e oggi l’esecutivo, per voce del ministro per i rapporto con il Parlamento Riccardo Fraccaro, ha replicato per assicurare una maggioranza al testo arrivato in Aula.

A Montecitorio è arrivato anche Matteo Salvini. Il ministro aveva annunciato di voler “presidiare” i momenti più critici del voto e così è stato. Solo intorno alle 17.20, quando è iniziata la chiama dopo le dichiarazioni di voto, il leader della Lega è andato via dopo un colloquio rapido con lo stesso Fraccaro (per poi tornare). (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Pure Luigi lavorava in nero? E il ministro non chiarisce

mercoledì, Novembre 28th, 2018

La peggior accusa per un ministro del Lavoro? Aver un passato da lavoratore abusivo. E diventa una macchia ancor più nera se quel ministro è Luigi di Maio: il leader di un Movimento che ha costruito la sua forza politica su onestà, etica e legalità.

Il capo politico dei 5 Stelle ha dichiarato pubblicamente che da giovane ha lavorato, nei periodi estivi, nella ditta edile del padre Antonio Di Maio. Dal palco di Confcommercio il vicepresidente del Consiglio ha rivendicato con orgoglio il proprio passato da muratore. Però, ora, quel passato rischia di trascinarlo in un burrone: all’inviato de Le Iene Filippo Roma, Di Maio ha assicurato di aver lavorato sempre con un regolare contratto. Quando ha pronunciato quelle parole era certo. Chiaramente, l’ha fatto, avendo carte e documenti che lo potessero dimostrare. Perché Le Iene hanno subito chiesto al leader grillino di esibire documenti che allontanino anche solo il sospetto che sia stato un lavoratore abusivo. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Il premier Conte all’Ue: «Aiutateci. La stabilità sociale conta più di quella finanziaria»

mercoledì, Novembre 28th, 2018

di Massimo Franco

 

«La partita con l’Europa non sarà facile, lo so bene. Ho detto alla Commissione: “Aiutateci”. Ma le riforme le facciamo, non torniamo indietro. Il problema è farle bene. E se sarà possibile recuperare dei soldi, lo faremo, possibilmente destinandoli agli investimenti. Io non cerco alibi, ma non ne darò…». Giuseppe Conte si prepara a una lunga trattativa con le istituzioni di Bruxelles. E probabilmente, ma questo non lo dice, con i proprietari del «contratto di governo»: i suoi due vice Luigi Di Maio, leader del Movimento Cinque Stelle, e Matteo Salvini, capo della Lega. E in questa conversazione informale col Corriere racconta di avere avvertito il commissario Pierre Moscovici che «la stabilità sociale conta più di quella finanziaria: basta vedere le proteste dei gilet gialli in Francia». Sostiene di essere consapevole «di essere salito, non sceso in politica». E ostenta una sicurezza che qualche mese fa non aveva, o forse teneva solo accuratamente nascosta.

Eppure, è parte della spiegazione del «mistero Conte». Il mistero di un presidente del Consiglio «invisibile», che in cinque mesi è andato a una sola trasmissione televisiva; che viene dileggiato dalle opposizioni per l’apparente irrilevanza. E tuttavia risulta, a sorpresa, in cima ai sondaggi di popolarità con oltre il 60 per cento del gradimento. L’immagine del «premier senza qualità» è difficile da scalfire. Eppure, viene il sospetto che alla propria debolezza, Conte non creda affatto. A Palazzo Chigi sopravvive bene. E sembra essersi costruito un piedistallo sotterraneo, attraverso il quale custodisce e costruisce un’immagine di non leaderismo, che a un’opinione pubblica piace. In una fase nella quale la politica muscolare seduce e insieme irrita e divide, il premier è acquattato in una dimensione «operativa» e lontana dalle risse. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Di Maio: “Non sapevo del lavoratori in nero, chiudo lʼazienda”

mercoledì, Novembre 28th, 2018

E’ ormai una valanga quella che deve affrontare Luigi Di Maio dopo lo scoop de “Le Iene” sui lavoratori in nero nell’azienda di famiglia. Il vicepremier in tv ha ammesso di non essere stato messo a conoscenza della cause di lavoro intentate contro l’impresa edile di suo padre (ma che era intestata alla moglie e poi passata a Luigi e sua sorella Rosalba). E Di Maio annuncia la prossima chiusura della ditta: “Entro l’anno sarà dismessa”.

Il litigio col padre: “Ora che faccio?” – Stando alle ricostruzioni di diversi quotidiani, Luigi Di Maio non sarebbe stato davvero a conoscenza dei guai dell’azienda. O almeno non di tutti i guai. Durante un litigio, raccontato da alcuni presenti, Di Maio ha accusato il padre di non averlo avvisato: “Mi hai mentito, avevi detto che era un caso isolato invece sono quattro lavoratori in nero. E adesso che faccio?”. Il timore nel Movimento è che ora si arrivi fino al leader. Di Maio in tv ha annunciato che porterà tutte le carte che dimostreranno come, nel periodo in cui ha lavorato per il padre Antonio, lui era in regola. “Ho le buste paga e le farò avere a Le Iene”, ha detto. Ma finora la redazione della trasmissione Mediaset ancora non ha ricevuto nulla. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Ponte di Genova, corsa a due per la ricostruzione ma spuntano anche i cinesi

mercoledì, Novembre 28th, 2018

I tecnici del commissario Bucci sono al lavoro incessante per analizzare tutti i progetti arrivato per la ricostruzione del Morandi. Devono dare una risposta a breve per far partire al più presto i lavori. E tra le 15 proposte due sembrano essere quelle in pole position: la cordata Salini Impregilo-Fincantieri e Cimolai. Ma tra gli outsider ci sono anche i cinesi di CCCC.

Duello tra archistar: Renzo Piano vs Santiago Calatrava – E potrebbe diventare anche una battaglia tra archistar la ricostruzione del Morandi. Se Salini Impregilo-Fincantieri hanno liberamente ispirato la loro proposta ricalcando l’idea lanciata da Renzo Piano, i pordenonesi di Cimolai (specialista nei ponti in metallo) si affiderevvero allo spagnolo Santiago Calatrava, che ha firmato celebri strutture in tutto il mondo. (altro…)

Rating 3.00 out of 5

Di Maio in trincea sul caso dipendenti in nero: “Ho lavorato per mio padre ma ero in regola”

mercoledì, Novembre 28th, 2018
ANDREA CARUGATI
ROMA

«Ho lavorato per l’azienda di mio padre regolarmente». Luigi Di Maio, ospite a DiMartedì, cerca di allontanare da sé il sospetto di essere uno dei lavoratori in nero dell’azienda edile di famiglia. Ma la partita resta aperta in attesa delle carte. «Esibirò le buste paga e tutte le certificazioni», promette. E prende le distanze «dai comportamenti di mio padre, non da lui a cui voglio bene». Quanti erano i lavoratori in nero? «Mi dispiace che mio padre non mi abbia avvertito che non era uno solo ma ce n’erano altri. Io posso chiedere a un padre cosa ha fatto nella vita, ma non sempre i padri lo dicono ai figli». «Non voglio scaricare mio padre», precisa più volte il ministro del Lavoro. «Non conoscevo lo status dei lavoratori nel periodo tra il 2008 e il 2010 e allora non pensavo certo che avrei fatto il parlamentare».

Di fronte alle domande di Giovanni Floris, Mario Calabresi, Lucia Annunziata e Maurizio Molinari, Di Maio cerca di smontare il parallelismo tra i guai dei padri di Renzi e Boschi e quelli del suo. «Boschi da ministro si rivolgeva a dirigenti della Consob e di banche per aiutare la banca del padre. Io non sto aiutando mio padre a coprire le vicende dell’azienda, anzi io cerco le carte e le porto. Mi sarei comportato come la Boschi se da ministro avessi utilizzato l’ispettorato del lavoro per coprire mio padre».
(altro…)

Rating 3.00 out of 5

Manovra, Moscovici allʼItalia: “Lavoriamo per soluzioni condivise”. Di Maio insiste: “Quota 100 e reddito a marzo”

martedì, Novembre 27th, 2018

Sembra ammorbidirsi il clima tra Italia ed Europa sulla Manovra, con il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici che tende la mano al nostro Paese spiegando che “ci sforziamo per trovare delle soluzioni”. “La porta resta aperta, la mano tesa. Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che siano sempre un fallimento”. Luigi Di Maio però insiste: resta marzo il mese in cui entreranno in vigore quota 100 e reddito di cittadinanza.

“Flessibili sì ma le regole restano” – “Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità – sottolinea Moscovici dopo i segnali di apertura arrivati dal governo -, sono sempre stato disposto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un’Italia che rimanga al centro della zona euro. Dobbiamo cercare con tutte le forze soluzioni condivise nell’interesse degli italiani e della zona euro”. Parlando con i giornalisti, il commissario agli affari economici ha spiegato: “Con l’Italia cerchiamo insieme soluzioni comuni ma per fare questo c’è bisogno che le cose si muovano e quindi servono evoluzioni necessarie, perche’ le nostre regole sono regole, possiamo essere flessibili nel quadro delle regole ma non possiamo ignorarle”.

“Con Conte incontro costruttivo” – L’incontro di sabato a Bruxelles con il presidente Jean-Claude Juncker, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, si è svolto, afferma il commissario, in un clima “costruttivo, amichevole e disteso”. Quella riunione, aggiunge, ha permesso di “capirsi meglio per cercare di progredire insieme”. Ma precisa anche che la Manovra italiana è tra le “incertezze” che gravano sulla crescita europea insieme con le tensioni commerciali e la Brexit. (altro…)

Rating 3.00 out of 5
Marquee Powered By Know How Media.