Manovra, Moscovici allʼItalia: “Lavoriamo per soluzioni condivise”. Di Maio insiste: “Quota 100 e reddito a marzo”

Sembra ammorbidirsi il clima tra Italia ed Europa sulla Manovra, con il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici che tende la mano al nostro Paese spiegando che “ci sforziamo per trovare delle soluzioni”. “La porta resta aperta, la mano tesa. Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che siano sempre un fallimento”. Luigi Di Maio però insiste: resta marzo il mese in cui entreranno in vigore quota 100 e reddito di cittadinanza.

“Flessibili sì ma le regole restano” – “Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità – sottolinea Moscovici dopo i segnali di apertura arrivati dal governo -, sono sempre stato disposto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un’Italia che rimanga al centro della zona euro. Dobbiamo cercare con tutte le forze soluzioni condivise nell’interesse degli italiani e della zona euro”. Parlando con i giornalisti, il commissario agli affari economici ha spiegato: “Con l’Italia cerchiamo insieme soluzioni comuni ma per fare questo c’è bisogno che le cose si muovano e quindi servono evoluzioni necessarie, perche’ le nostre regole sono regole, possiamo essere flessibili nel quadro delle regole ma non possiamo ignorarle”.

“Con Conte incontro costruttivo” – L’incontro di sabato a Bruxelles con il presidente Jean-Claude Juncker, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, si è svolto, afferma il commissario, in un clima “costruttivo, amichevole e disteso”. Quella riunione, aggiunge, ha permesso di “capirsi meglio per cercare di progredire insieme”. Ma precisa anche che la Manovra italiana è tra le “incertezze” che gravano sulla crescita europea insieme con le tensioni commerciali e la Brexit.

La Commissione è aperta al dialogo, sottolinea ancora, “perché è in un quadro comune che dobbiamo trovare una soluzione. E questo quadro comune è la zona euro, che include regole né rigide né stupide. Regole che sono flessibili”. Secondo il commissario “i cambiamenti nel bilancio sono possibili e necessari”. Il 23 ottobre, secondo Moscovici, Bruxelles ha respinto il progetto di bilancio italiano per il 2019, che prevede ufficialmente un deficit del 2,4% del Pil, perché giudica le aspettative italiane irrealistiche e ritiene che il deficit raggiungerà il 2,9%, lontano dagli impegni del precedente governo di centrosinistra (0,8%).

“Oggi una procedura sarebbe necessaria” – Il commissario precisa dunque che la procedura d’infrazione contro l’Italia “allo stato attuale, per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria…”. Ma aggiunge: “Non siamo ancora a questo punto” e spiega che il dialogo con le autorità italiane “continuerà” fino all’ultimo. Gli Stati membri, ricorda, hanno ora una settimana “per decidere se avviare o meno” le raccomandazioni dell’esecutivo Ue sulla Manovra italiana, anche se “non ho dubbi sul fatto che la confermerebbero”.

Salvini: “Nessun nuovo documento a Bruxelles” – Da Matteo Salvini arriva intanto la precisazione che non ci sarà nessun nuovo documento dal governo all’Ue sulla Manovra. “Ci sarà una Manovra che spetta al Parlamento approvare – spiega il vicepremier – e sarebbe quantomeno ingeneroso che qualcuno dall’Europa prendesse provvedimenti sanzionatori prima ancora che la manovra esista. Non siamo una monarchia, ma una Repubblica parlamentare, ci sono centinaia di proposte di parlamentari e finché non passa dal Parlamento la Manovra non esiste”.

Di Maio vede vicecancelliere tedesco: “Dialogo aperto con Ue” – Vertice a Roma tra il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz. Nel corso dell’incontro, definito “cordiale” da fonti dell’esecutivo, è stato ribadito che, sul tema della Manovra, tra l’Italia e l’Ue è in corso un dialogo portato avanti per il governo italiano dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Di Maio: nessuno slittamento, reddito e quota 100 a marzo – Resta marzo il mese in cui entreranno in vigore quota 100 e reddito di cittadinanza. Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio confermando che non ci sarà alcuno slittamento delle misure presenti nella Manovra. Per quanto riguarda il dialogo con l’Ue, invece, il ministro dello Sviluppo economico ha precisato che “siamo in una fase interlocutoria. Io parlo di impegni politici e non tecnici”.

TGCOM

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