Lucia Annunziata e le dimissioni dalla Rai: la riunione di redazione annullata, poi l’annuncio

Perché poi, alla base delle decisioni di Annunziata, c’è sempre “il fattore Annunziata”: un riflesso condizionato che si attiva di fronte a certi passaggi stretti e produce gesti clamorosi, rotture, furori, porte sbattute, risposte a muso duro. Salvo ripensamenti. Così la giornalista non è nuova agli addii rumorosi, che sono stati periodici: nel ‘96 si dimette (per sette ore) dalla direzione del TgTre, nel 2004 dalla presidenza della Rai, nel 2011 dalla conduzione di “In mezz’ora” (dimissioni ritirate). «L’ho già fatto, lo rifarò», diceva ai collaboratori in questi giorni con una certa aria di sfida. Gli stessi collaboratori che ieri mattina si sono visti disdire la riunione del mattino all’improvviso, poco prima dell’annuncio delle dimissioni.

Che succede adesso? La trasmissione dovrebbe andare in onda fino a fine giugno, e Annunziata rispetterà l’impegno. Poi c’è la ripresa in autunno: il programma è stato confermato. Per sostituirla si fanno già i nomi di Serena Bortone e Luisella Costamagna. Sempre che non si cambi genere di programma. Quanto al futuro di Annunziata, al momento non prevederebbe altri impegni: «Se vado, lo faccio senza rete» ha sempre assicurato. Ma questa è un’altra storia.

CORRIERE.IT

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