Massimo Cacciari: “Un centro europeo per il dopo Draghi”

Che “campo largo” si può formare contro quest’ultima? Non certo a esplicita guida Draghi, che non ci starebbe mai (anche se mai dire mai in questo Paese). Un “campo largo” a sommatoria di prodotti del tutto eterogenei, senza alcuna storia o strategia comuni? Pd e Di Maio? Magari anche convincendo per calcoli aritmetici e accordi per qualche poltroncina parlamentare Renzi e Calenda? Troppo poco, anzi: niente. L’idea di Letta può avere qualche possibilità di successo soltanto se si rende credibile, anche con un’operazione di propaganda di respiro europeo, che essa rappresenta in pieno non solo la posizione di Draghi (e di Mattarella), ma quella di tutti i “valori occidentali” e, più concretamente, tutti poteri economico-finanziari che hanno in mano oggi, ci piaccia o no, il nostro destino. Con Macron in Francia l’operazione ha, almeno in parte, funzionato. Ma da noi non c’è Macron – ovvero, non abbiamo quel regime presidenziale che ne permette l’esistenza. Un credibile rassemblement di Centro europeo è da noi tutto futuribile. Basterà ferragosto per sbozzarne almeno un quadro elettoralmente competitivo? E meglio lasciare la “sinistra” a nonni e nipoti – o allo spirito di utopia.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.