Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi | Azovstal, battaglia finita: i difensori lasciano l’acciaieria. Zelensky: gli eroi ci servono vivi



•Addii
Se ne va dalla Russia la Renault, che cede allo Stato le sue attività per la cifra simbolica di un rublo. Ma l’abbandono più simbolico è quello di McDonald, che chiude i suoi 850 punti vendita. Per entrare nel primo, nel 1990, 30 mila persone si erano messe in coda nel gelo.

Ore 07:46 – La situazione all’Azovstal

(Gianluca Mercuri) Dopo 82 giorni di combattimenti e resistenza, ieri sera la vicenda degli ucraini asserragliati nelle acciaierie Azovstal di Mariupol è finalmente arrivata a una svolta.

Dopo ore convulse, e dopo l’ordine arrivato dallo Stato maggiore di «salvare le vite del personale», il governo di Kiev ha annunciato che «53 soldati seriamente feriti» sono stati trasportati all’ospedale di Novoazovsk, e altri 211 «difensori» (defenders nella versione inglese del comunicato pubblicato su Facebook) sono stati evacuati attraverso un corridoio umanitario a Olenivka. Entrambe le località si trovano in territori controllati dai russi, ma gli ucraini assicurano che sarà organizzato uno scambio tra i loro evacuati e prigionieri russi.

Era stato il ministero della Difesa di Mosca ad annunciare l’accordo nel pomeriggio.

Poi, dopo ore di incertezza, il comandante del battaglione Azov Denis Prokopenko ha comunicato in un video di aver accettato l’ordine di evacuazione.

Il presidente Zelensky ha commentato così l’epilogo: «Abbiamo bisogno di eroi vivi».

Zelensky ha dunque smentito con i fatti il sospetto di avere abbandonato al loro destino i combattenti che, racconta Lorenzo Cremonesi, «sono assurti a simbolo della forza e del coraggio ucraini».

Da qui «il dilemma della resa», dopo due mesi in cui il mito dell’«irriducibilità» di Azovstal alimentava quello dell’irriducibilità dell’intero Paese. Resta da capire quanti combattenti siano rimasti nelle acciaierie, e se combatteranno fino alla fine.

Ore 06:21 – Kiev intensifica sforzi per salvare ultimi difensori Azovstal

Funzionari ucraini affermano che i combattenti che hanno ostinatamente difeso l’acciaieria Azovstal nella città in rovina di Mariupol hanno completato la loro missione e sono in corso sforzi per salvare gli ultimi difensori che rimangono all’interno dell’impianto. La notizia che la missione è stata completata è arrivata lunedì dopo che più di 260 combattenti, inclusi alcuni gravemente feriti, sono stati evacuati e portati in aree sotto il controllo della Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che l’evacuazione nel territorio controllato dai separatisti è stata effettuata per salvare la vita dei combattenti dell’acciaieria Azovstal. Un numero imprecisato di difensori è rimasto in attesa di altri soccorsi. Zelenskyy dice che il lavoro per riportarli a casa richiede «delicatezza e tempo».

Ore 00:11 – Zelensky: a Azovstal stiamo salvando i nostri ragazzi

«Speriamo di poter salvare i nostri ragazzi», perché l’Ucraina «ha bisogno di eroi vivi, e penso che ogni persona giudiziosa capirà queste parole». Così il presidente ucraino Volodymyr Zekensky, confermando l’avvio dell’evacuazione dei militari che per 82 giorni hanno difeso l’acciaieria Azovstal. All’operazione, ha aggiunto, partecipano l’esercito ucraino e l’intelligence in collaborazione con Croce Rossa e Onu.

Ore 00:09 – Kiev conferma l’evacuazione dei combattenti da Azovstal

Il ministero della Difesa ucraino ha confermato l’evacuazione dei combattenti dalle acciaierie assediate di Azovstal, a Mariupol. La viceministra della Difesa Hanna Malyar ha affermato che 53 soldati gravemente feriti sono stati portati nella città di Novoazovsk, tenuta dai ribelli sostenuti dalla Russia, ha riferito Bbc. Altri 211 sono stati evacuati utilizzando un corridoio umanitario verso un’altra località controllata dai ribelli, Olenivka.

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