Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi |Svezia, la prima ministra in parlamento per l’adesione alla Nato

Ore 00:10 – Zelensky: negoziati su Azovstal, anche per uscita militari

Volodymyr Zelensky afferma che sono in corso negoziati per fare uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini asserragliati nell’acciaieria di Azovstal. Il presidente dell’Ucraina lo ha annunciato in un videomessaggio: «Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati». Poche ora prima, però, Mosca – per bocca del consigliere presidenziale e capo della delegazione russa ai colloqui Russia-Ucraina, Vldimir Medinsky – aveva negato che i combattenti del battaglione Azov potessero essere oggetto di negoziati politici. A Mariupol, l’acciaieria continua a essere sotto il fuoco, mentre Kiev denuncia l’utilizzo di bombe al fosforo da parte dei russi. Gli uomini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol «hanno perso le speranze e si preparano alla battaglia finale», aveva detto, in una conferenza stampa, Kateryna, moglie di un soldato del Reggimento Azov.

Ore 23:00 – Zelensky: i russi si preparano a un nuovo attacco nel Donbass

L’Ucraina si prepara «a nuovi tentativi della Russia di attaccare il Donbass, per consolidare le sue posizioni nel sud dell’Ucraina». A dirlo è il presidente Zelensky: «Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta `operazione speciale´ è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà». Zelensky ha commentato che nelle aree oggi occupate dai russi «la loro permanenza è temporanea. Ci sarà ancora la bandiera ucraina, la legge ucraina, la vita ucraina».

Ore 17:23 – Svezia, il partito di governo approva la candidatura alla Nato

Per decenni, i socialdemocratici svedesi sono stati contrari all’adesione del loro Paese nella Nato. Il partito — che per decenni è stato il pilastro della politica svedese ed è il partito della attuale premier del Paese, Magdalena Andersson — ha di fatto costruito la propria identità su due secoli di non allineamento. La guerra in Ucraina, però, ha cambiato tutto, e così oggi il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia ha diramato un comunicato in cui annuncia il suo sostegno alla candidatura della Svezia all’ingresso nella Nato.

La svolta era attesa da qualche settimana. Ma, prima dell’inizio del conflitto, era considerata «impensabile», come ha spiegato Paolo Valentino: «Ancora pochi mesi fa, la premier socialdemocratica Magdalena Andersson escludeva categoricamente ogni scenario di adesione».

La Finlandia ha chiesto l’adesione alla Nato: «Tutto è cambiato da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina e penso personalmente che non possiamo più credere che ci sarà un futuro di pace accanto alla Russia restando da soli», ha detto Sanna Marin, premier finlandese, spiegando la decisione.

CORRIERE.IT

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