Macron detta la linea Ue: “Non si umilia la Russia. Sui negoziati decide Kiev”

Persino nell’arcobaleno di proposte dei cittadini chiamati a suggerire alle istituzioni comunitarie 49 punti, licenziato ieri nelle mani di Macron, c’era il superamento dell’unanimità. Invece nulla. Altro che compattezza onorando al meglio il 9 maggio 1950, quando Robert Schuman pronunciò la dichiarazione-preludio dell’Europa unita. Architettura debole, oggi. Macron lancia quindi la nascita di «una comunità politica europea più ampia» che possa coinvolgere nazioni democratiche a prescindere dal completamento del processo di adesione Ue. Una soluzione per recuperare la Gran Bretagna dopo Brexit, ma soprattutto per includere l’Ucraina. Perché per l’ingresso di Kiev ci vorranno «diversi anni, se non decenni». Scholz sostiene l’idea di «nuova architettura». Uno spazio di cooperazione su energia, trasporti, investimenti, infrastrutture, circolazione: «Ciò non impedirebbe future adesioni all’Ue», spiega Macron, che ha solo rispolverato una vecchia proposta di François Mitterrand.

IL GIORNALE

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.