Stracci a Cinque Stelle, Conte a caccia di prove e dossier per screditare il ministro: adesso un processo online

Ma è lì che porta, il riavvicinamento del “guerriero” che tanto piace alla sua comunicazione, già pronta a una campagna elettorale di lotta e di governo. Come si possa conciliare tutto questo con l’alleanza con il Pd, i buoni rapporti con Letta, per non dire di quelli con Bettini (con cui si è confidato ancora in queste ore) non è dato sapere. Quel che invece si sa, è il secondo modo – tolta l’assemblea o il processo pubblico – in cui può finire questa storia. Grillo annulla tutto, si reindice una votazione per il capo politico, si candidano Conte, Raggi, più difficilmente Appendino (per le quali Di Maio dà l’impressione di stare lavorando) e chi vince prende il banco. Non ci sono modi più democratici, nei 5 stelle, di fare le cose. Neanche col nuovo Statuto, che comunque attende – per essere salvo – una sentenza in arrivo da Napoli.

LA STAMPA

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