Sanremo 2022, il meglio e il peggio della prima serata

ALICE CASTAGNERI

Tanta gioia, ma anche tanta commozione. Lacrime piene di emozione. Amadeus, Gianni Morandi, Massimo Ranieri e perfino Damiano dei Måneskin. Vederli mentre si lasciano trasportare dal momento è il vero spettacolo. Il primo a commuoversi, in apertura dell’edizione numero 72 di Sanremo, è Ama. Appena scende le scale e vede il pubblico in sala, non nasconde la sua felicità. E dà subito il ben tornato al pubblico in sala: «O è l’età, dato che sto per compiere 60 anni, oppure è la presenza del pubblico: ci siete mancati tantissimo». Un piccolo segno di normalità, che allontana per un attimo i pensieri sulla pandemia, con cui conviviamo da ormai da due anni. 

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Si commuove anche Gianni Morandi, che dopo 22 anni di assenza dalla gara torna con Apri tutte le porte. Prima di esibirsi e andare ai cento all’ora riceve un lunghissimo applauso lasciando intravedere gli occhi lucidi. Emozione simile pure per Massimo Ranieri. Gli «eterni rivali», come venivano dipinti già dai tempi di Canzonissima – ora di nuovo l’uno contro l’altro – si dividono praticamente in parti uguali gli applausi, nonché le lacrime trattenute a stento.

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Finita una peformance da vera star, piange perfino Damiano. Dopo aver cantato Coraline non riesce a controllarsi e si lascia prendere dall’attimo. Ama lo abbraccia e scatta la standing ovation dell’Ariston, dove un anno fa è partita la marcia trionfale dei Måneskin. 

Si respira voglia di ballare. Il pubblico si dondola sulle poltroncine rosse sulle note di diverse canzoni e si scatena del tutto con la house dei Meduza. L’Ariston si trasforma in una discoteca con il trio composto dai produttori Simone Giani, Luca De Gregorio e Mattia Vitale. «Ballate pure, con le mascherine», esorta Amadeus. E il pubblico non se lo fa ripetere due volte: tutti in piedi per il medley composto da Piece of your heart, Lose control, Paradise e Tell it my heart(l’ultima feat Dozier). La sala diventa un luna park, invece, con Ana Mena e la sua Duecentomila ore. Si danza anche con Dargen D’Amico: Dove si balla ha il ritmo perfetto per ondeggiare. Si muovono i piedi anche con il twist di Morandi. 

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