Cgil e Uil, lo sciopero contro Draghi

«La Cisl considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale. Tanto più considerati i rilevanti passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio», ha dichiarato a stretto giro Sbarra, che oggi riunirà la sua segreteria per una valutazione sullo stato dell’arte.

Il segretario generale della Cisl valuta infatti «in modo positivo» i risultati ottenuti perché «garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all’impegno forte assunto dal governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato sulle rigidità della legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale». Insomma, per merito della mobilitazione sindacale «intransigente, responsabile e costruttiva che ha puntato a riallacciare i fili dell’interlocuzione senza conflitti sterili», per la Cisl «la manovra di oggi è molto diversa e migliore di quella di un mese fa. I risultati sono arrivati sulla via del dialogo e del confronto e su questa via – ha rimarcato Sbarra – la Cisl intende proseguire, in una fase decisiva per il futuro del Paese, rinsaldando il dialogo sociale per ottenere nuovi avanzamenti e continuando ad esercitare pressione sul Parlamento per migliorare ulteriormente manovra e politica di sviluppo su lavoro e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e caro-bollette, per assicurare nuove e maggiori opportunità ai nostri giovani». A suo parere «per arrivare a traguardi concreti e duraturi non serve incendiare lo scontro in modo generalizzato: rischiamo di spezzare i rapporti sociali e industriali trasformando i luoghi di lavoro in campi di battaglia. Quello che serve oggi è l’esatto opposto: coesione, responsabilità e partecipazione sociale».

Landini e Bombardieri, a loro volta, illustreranno oggi pomeriggio a Roma ragioni e modalità dello sciopero.

LA STAMPA

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