Nuovo Dpcm marzo, negozi chiusi e coprifuoco: si decide in quindici giorni. L’ipotesi di nuovi limiti

I negozi

Se la curva non accennerà a diminuire nelle stesse zone dove le lezioni sono in Dad potrebbe essere imposta anche la serrata di alcuni esercizi commerciali. Del resto nella riunione della sorsa settimana con i governatori, Gelmini è stata fin troppo esplicita: «Ci chiedete di chiudere le scuole, ma tenete aperti i centri commerciali e questo è un controsenso», ha detto. In zona rossa sono già stati chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici. Con un peggioramento della situazione altre categorie potrebbero subire la stessa sorte.

Il coprifuoco anticipato

La possibilità di portare alle 20 il divieto di uscire di casa è stato discusso nei giorni scorsi, quando si stava mettendo a punto il Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi il 3 marzo, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Si è deciso di prendere tempo, ma l’orario sarà anticipato qualora ci si rendesse conto che il numero di nuovi contagiati da ricoverare manda in crisi le strutture sanitarie.

Gli spostamenti

Potrebbero scattare nuovi divieti anche per gli spostamenti non necessari per motivi di lavoro, salute e urgenza. La limitazione potrebbe riguardare le visite a parenti e amici. In zona rossa è già stato vietato di andare «in due adulti e minori di 14 anni, una volta al giorno nelle case di altri». Alcune ordinanze regionali con il passaggio all’arancione scuro — come quella entrata in vigore in Lombardia — hanno già previsto la stessa restrizione. A questo punto non è escluso che si possa decidere di uniformare le misure in tutta Italia ad esclusione delle zone gialle.

CORRIERE.IT

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