L’Eurogruppo adotta l’agenda Draghi: aiuti solo alle imprese vitali

La nuova ‘bibbia’ sarà pronta in primavera, ma, avverte Gentiloni, andrà maneggiata con cura. “Per evitare un forte aumento delle insolvenze – dice Gentiloni – sarà fondamentale gestire con molta attenzione il ritiro delle misure di sostegno pubblico”, si tratta di passare “gradualmente da un approccio globale ad azioni di sostegno più mirate che distinguano tra imprese non vitali e vitali che necessitano di sostegno”. Una distinzione che “non è facile da operare”, riconosce il Commissario europeo. Ma è il modo per evitare che i finanziamenti si disperdano in rivoli senza futuro, è il ragionamento condiviso a Bruxelles.

In ogni caso, puntualizza Gentiloni, va preservato un canale di credito efficace, soprattutto per “le imprese più piccole o altrimenti incapaci di accedere ai finanziamenti di mercato”. Per le imprese non redditizie, sottolinea “sarà necessario garantire un’uscita ordinata, richiedendo solide procedure di insolvenza”.

Ma di dovrà procedere con cautela, come per un’operazione chirurgica su un paziente – la zona euro – ancora molto malato. “È pertanto importante monitorare l’evolversi della situazione e cominciare a riflettere su come orientare al meglio questo sostegno nella prossima fase, verso soluzioni più specifiche e mirate”, recita una nota del Ministero del Tesoro perfettamente in linea con la nuova impostazione europea.

Il nuovo percorso viene seminato ad un anno esatto dalla decisione europea di attivare la ‘General Escape Clause’ che ha sospeso il Patto di stabilità e crescita fino a tutto il 2021 e tiene conto dei timidi segnali di ripresa, ancora diseguale nell’Ue, contenuti delle ultime previsioni economiche. Ma soprattutto è anche un esercizio di fiducia nelle potenzialità dei piani di ripresa nazionali, finanziati dal Next generation Eu e ancora non calcolati nelle ultime previsioni.

“Il livello di incertezza resta alto”, sottolinea Donohoe in riferimento anche alla diffusione di nuove varianti del virus, ragion per cui oggi la videoconferenza dell’Eurogruppo è iniziata con l’audizione di Michael Ryan, direttore esecutivo dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità per le emergenze sanitarie, che ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica. “Ma nella seconda metà dell’anno ci dovrebbe essere un’accelerazione della crescita e il recovery plan svolgerà un ruolo importante”, aggiunge il presidente dell’Eurogruppo.

Si procede con i piedi di piombo. “Le misure di supporto all’economia non devono essere ritirate troppo presto. La politica fiscale deve essere quindi definita sulla base delle circostanze”, si legge ancora nella nota del ministero del Tesoro. Ma intanto si aprirà presto anche la discussione su “cosa fare del 2022” col Patto di stabilità e crescita sospeso, dice Gentiloni. “Gli Stati membri avranno presto bisogno di orientamenti su questo fronte, poiché inizieranno a preparare i propri bilanci per il 2022 e la pianificazione di bilancio a medio termine”. In vista di una decisione sulla clausola, che arriverà “dopo le nostre previsioni di primavera”, continua il Commissario Ue, “all’inizio di marzo la Commissione fornirà orientamenti su come intende affrontare il pacchetto di politica economica di primavera di quest’anno”. Le raccomandazioni includono “una guida fiscale preliminare per il periodo a venire e i parametri che esamineremo per decidere sulla General escape clause”.

In Ue il tempo è maturo per dare una direzione agli aiuti anti-crisi. Il primo Eurogruppo dell’era Draghi si affida al nuovo premier italiano.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.