Rocco Casalino, nell’autobiografia le violenze del padre, le cene con Trump e Merkel

Tenta la strada politica (a sinistra), ma va male. E allora, folgorato dai Vaffa day di Beppe Grillo, vira bruscamente verso il M5S e gli anticasta. Una scalata. Prima diventa l’ideologo della macchina comunicativa dei grillini. E nel 2018 «ingegnere» dell’immagine di Giuseppe Conte: «L’avvocato del popolo».

Prima un governo con la Lega. Poi il ribaltone con il Pd. Poi la crisi di governo e la scalata finisce in un precipizio. Di questi anni a Palazzo Chigi, Casalino racconta le cene istituzionali al fianco di Angela Merkel prima e di Donald Trump poi. E della voglia che «Rocco» avrebbe di inviare quelle foto a chi da ragazzino lo bullizzava.

Casalino rivendica, nel raccogliere i suoi ricordi: «Non mi ha regalato niente nessuno, questo è sicuro. E se sono orgoglioso di dove sono arrivato non è tanto per il ruolo che ricopro ma perché non dimentico mai da dove sono partito, cioè dalle condizioni più svantaggiate dell’universo». Ma adesso c’è la crisi, il libro passa in secondo piano, almeno per ora. E lui fa spallucce: «Va bene così».

CORRIERE.IT

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