Coronavirus, più positivi, meno gravi. Ranieri Guerra: «Possiamo ancora evitare una seconda ondata»

Quale altro ruolo negativo hanno gli asintomatici?
«Portano in giro l’infezione inconsapevolmente».

L’epidemia si sta riprendendo in Italia?
«Sta aumentando diffusione, in linea con le riaperture e l’intensificazione dei contatti. Un conto però è un’ondata determinata dal rialzo dei contagi, un’altra dai pazienti gravi».

Cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
«Corriamo un rischio permanente che dobbiamo prevenire con estrema attenzione. Con le scuole ci sarà un nuovo incremento di casi, inevitabile, impossibile evitare contatto fisico tra studenti. Restano una serie di incognite che a livello internazionale sono ancora insolute. Quanto sono contagiosi i giovani? Non lo sappiamo. Fino a 10-11 anni sembra abbiano una minore capacità di trasmissione. Sopra i 12 sembra che abbiano una contagiosità analoga a quella degli adulti. Ne discuteremo il 31 agosto in una conferenza Oms. Ecco perché c’è assoluta necessità di usare le mascherine alle medie e nei licei, sono dispositivi irrinunciabili».

E alle elementari?
«Sono molto raccomandabili ma dipende dal contesto. Sarebbe meglio averle ma se si ha difficoltà a indossarle per qualche problema di salute non si può prescindere dal rispetto del rigoroso distanziamento tra banchi».

Le linee guida operative appena pubblicate dall’Istituto superiore di sanità non bastano a garantire sicurezza?
«Quelle indicazioni sono molto appropriate se verranno seguite alla lettera».

Le terapie intensive sono quasi vuote, i morti diminuiscono. Potrebbe essere sempre così?
«Me lo auguro ed è possibile che avvenga. Gli operatori sanitari sono molto ben preparati, i ricoveri nelle rianimazioni sono molto più brevi nella durata. Ce la possiamo fare».

CORRIERE.IT

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